Sono molto felice di inaugurare le interviste agli sponsor del Freelancecamp Roma 2017 con Marianna Martino, fondatrice e anima della casa editrice torinese Zandegù.
Ciao Marianna, ci racconti come hai conosciuto il Freelancecamp e perché Zandegù ha deciso di sostenere la prima edizione romana dell’evento?
Ciao a voi! Mi hanno parlato del Freelancecamp, per la prima volta, i miei amici Enrica Crivello e Ivan Rachieli. Erano entusiasti di questa giornata di speech e networking per i freelance, mentre si stava con i piedi nella sabbia.
L’anno dopo non me lo sono fatta dire due volte e sono venuta anche io. Ho deciso di sostenere la vostra prima edizione romana (ehi, in bocca al lupo!), perché penso che sia Zandegù che il Freelancecamp abbiano un obiettivo comune: dare strumenti pratici e davvero utili a chi lavora in proprio per camminare più spediti e consapevoli.
E poi è bello fare squadra!
Zandegù è sia editore sia centro di formazione: quando programmate la vostra attività, immagino che una delle buyer personas che avete in mente lavori da freelance. È così? Cosa pensate per lui/lei?
È proprio così, e abbiamo il nostro cliente ideale bene stampato a fuoco nella mente. Poi, sarà che siamo in proprio da soltanto 4 anni, abbiamo ancora molto fresco il ricordo dei tools che possono essere utili a coloro che lavorano come freelance.
Facciamo lunghissime riunioni periodiche, dove ci confrontiamo tra noi Zandezii (come ci piace chiamarci): cosa potrebbe servire loro, a livello di didattica e titoli? Quali sono le ultime tendenze? Ci sono temi che stanno a cuore ai freelance e che potremmo esplorare maggiormente? Lo facciamo sempre con il nostro spirito: tanta professionalità ma usando un tono leggero e non cattedratico.
I nostri manuali in ebook sono brevi, pratici, dritti al punto e ricchi di esercizi e link a risorse esterne.
Quanti dei vostri autori e collaboratori sono freelance?
Vuoi la verità? Tutti i nostri autori dei manuali sono freelance e Irene, il nostro ufficio stampa, è anche lei freelance. Insomma, una bella storia d’amore!
Cosa non deve mancare nella biblioteca del freelance?
Start with why di Simon Sinek: a me ha cambiato davvero il modo di vedere il mio lavoro.
La mucca viola di Seth Godin, vabbè lo diciamo sempre tutti: Seth è dio.
Scrivere email, costruire relazioni di Annamaria Anelli, perché i freelance usano tantissimo le email, ma magari non bene come pensano.
Marianna Martino e Zandegù saranno presenti al Freelancecamp Roma e, come tutti gli sponsor che ci piacciono davvero, porteranno qualcosa di utile e di valore a tutti i partecipanti: grazie di nuovo, e intanto potete seguirli sul loro blog, su Twitter, su Facebook. La foto di Marianna è di Vanessa Vettorello.