Che lavoro fai?
Ho studiato da programmatore informatico, ma da circa un anno e mezzo mi occupo di comunicazione social e digital marketing.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
È una scelta. Ho voluto cercare di tenermi, nei limiti del possibile, la libertà di lavorare su ciò che mi piace.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 6
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 8
- Relazioni umane: 10.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
Quello che cerco di non “sacrificare” mai è la mia libertà, perciò è difficile fare una previsione. Tra cinque anni, ma soprattutto tra venti, potrei essere diventato un veterano del digital marketing o aver scelto di fare il cuoco. Di sicuro però cercando sempre di divertirmi e di metterci l’anima.
Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea?
Perché credo che l’esperienza sia la miglior maestra, e il Freelancecamp mi sembra un’occasione per confrontarsi e imparare dall’esperienza di altri.
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? “L’ex avvocato”, di Grisham.
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Direi il mio pc, attorno a cui ruota gran parte del mio lavoro.
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Se un’app non mi piace la cancello subito, perciò tra quelle “superstiti” non ce ne sono che eliminerei.