freelancecamp Marina Romea 2018
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Verso il #Frelancecamp Marina Romea: Simone Giacomelli

Scritto da Silvia Versari il 10 Maggio 2018
Simone è un programmatore convertito al digital marketing. Viene al Freelancecamp per imparare dall'esperienza di altri.

Che lavoro fai?

Ho studiato da programmatore informatico, ma da circa un anno e mezzo mi occupo di comunicazione social e digital marketing.

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

È una scelta. Ho voluto cercare di tenermi, nei limiti del possibile, la libertà di lavorare su ciò che mi piace.

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: 6
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 8
  • Relazioni umane: 10.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

Quello che cerco di non “sacrificare” mai è la mia libertà, perciò è difficile fare una previsione. Tra cinque anni, ma soprattutto tra venti, potrei essere diventato un veterano del digital marketing o aver scelto di fare il cuoco. Di sicuro però cercando sempre di divertirmi e di metterci l’anima.

Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea?

Perché credo che l’esperienza sia la miglior maestra, e il Freelancecamp mi sembra un’occasione per confrontarsi e imparare dall’esperienza di altri.

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? “L’ex avvocato”, di Grisham.
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Direi il mio pc, attorno a cui ruota gran parte del mio lavoro.
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Se un’app non mi piace la cancello subito, perciò tra quelle “superstiti” non ce ne sono che eliminerei.

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