Qualche settimana fa ero alle prese con un milione di piccole grane da sistemare, avete presente uno di quei giorni in cui ti chiedi chi te l’ha fatto fare di imbarcarti in tanti progetti? E all’improvviso succede qualcosa che ti fa capire che sì, tutto ‘sto sbatti ne è valsa la pena. Per me quel momento è stato il messaggio di Ester, che, senza che nessuno di noi la conoscesse o le avesse chiesto qualcosa, si è presentata scrivendo semplicemente “ho visto quello che avete fatto in questi anni, mi piace tanto e vorrei contribuire a sostenere l’evento: come posso fare?” Ecco, mi piace pensare che tutti questi anni di lavoro hanno costruito qualcosa di importante, sia per noi che li abbiamo vissuti dal vivo, sia per chi ci incontra per caso da un link o un video, trova un’idea o uno spunto giusto, e decide, in qualunque forma, di restituire dando una mano. Quindi grazie, Ester, non vedo l’ora di conoscerti dal vivo e anche di annusare i profumi di Candelily :)
Che lavoro fai?
Circa un anno fa ho tolto un sogno dal cassetto ed è nata Candelily, la piccola azienda di cui mi occupo, specializzata nella produzione di candele in cera vegetale e profumazioni ecologiche per la casa e gli spazi lavorativi.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
Lavorare in proprio è una scelta affine al mio carattere e ai miei bisogni.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 6
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 7
- Relazioni umane: 7.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
Adesso sono agli inizi e si lavora a testa bassa, ma fra 5 anni vorrei sentirmi soddisfatta e appagata vedendo come è cresciuta e si è consolidata la mia attività lavorativa.
Fra vent’anni non riesco proprio ad immaginarmi… magari sarò tornata nella mia bella isola, la Sardegna, che ho lasciato esattamente vent’anni fa, chi lo sa… in ogni caso, comunque, mi auguro di non smettere mai di coltivare la curiosità, l’entusiasmo e il coraggio.
Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea, e come sponsor?
Ho deciso di sostenere il Freelancecamp perché, pur non essendoci mai stata, ho visto i video su YouTube e sono rimasta conquistata dall’energia positiva e dalla bella atmosfera che si riusciva a percepire. Credo che sia un’iniziativa splendida per far nascere nuove consapevolezze e per accendere le idee!
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Un libro “non libro”: “Ruba come un artista” di Austin Kleon.
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? L’iPad, una penna e un piccolo taccuino per pensieri volanti, il caricabatterie del cellulare.
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Ho da poco fatto un decluttering spietato, quindi direi che per un po’ sono a posto ;)