Che lavoro fai?
Mi occupo di funding e relazioni pubbliche per le istituzioni. Da molti anni studio e lavoro su progetti di teatro danza, con un gruppo consolidato di danzatori e partecipando a stage ed eventi.
L’attività di ricerca ed esplorazione artistica, molto spesso, mi fornisce punti di forza nel lavoro che svolgo.
Lavori da freelance?
No.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 5
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 2
- Relazioni umane: 5.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
Una proiezione temporale implica inevitabilmente un desiderio, quindi come vorrei vedermi fra 5 anni? Più forte ed autonoma nelle attività lavorative, aperta a più contesti e con una rete di relazioni sempre più ampia e variegata.
Fra 20 anni, mi vedo come una mature-aged worker, che è il modo più delicato per definire una signora di una certa età che lavora. Sono convinta che l’età mi darà anche più libertà: di scelta e di organizzazione del tempo.
Perché vieni al Freelancecamp Lecce?
È estremamente utile sentire le esperienze di persone che vivono il lavoro in modo diverso dal mio, mi affascina sentire le storie di chi si è trasformato come lavoratore e continua a farlo. È uno stimolo potente per me.
A Lecce farai anche un intervento. Di cosa ci parli?
“Freelance, un lavoro a corpo libero”: chi lavora da freelance ha la possibilità – e la necessità – di organizzare il proprio tempo, il proprio spazio, il ritmo e l’intensità del lavoro e si relaziona con una diversità di persone. Così come il corpo ha la possibilità e la necessità di organizzarsi in relazione agli stessi elementi.
Che bello! Ma che difficile! Parliamone.
Rudolf Laban, danzatore, coreografo e storico ungherese, ha affermato che la qualità della nostra esistenza dipende dalla qualità del nostro movimento. Da Laban prendiamo in prestito “The eight efforts”: partendo dal suo schema vediamo come possiamo esplorare varietà di combinazioni allenandoci a trovare modalità e soluzioni di composizione. Farò esempi concreti, proveremo insieme alcuni movimenti, come spunti per usare il corpo nella sua attitudine espressiva e creativa.
Utile per chi parla in pubblico, per chi espone progetti a clienti, per chi è in cerca di idee e ha bisogno di svilupparne.
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? “I quindicimila passi” di Vitaliano Trevisan.
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Agenda e penna.
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Yoox, per salvare lo stipendio.