freelancecamp Marina Romea 2018
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Verso il #Freelancecamp Marina Romea: Valentina Masullo

Scritto da Silvia Versari il 9 Aprile 2018
Valentina si occupa di content marketing per il food, insomma: "fa venire fame alle persone". Ed è brava, ve lo assicuro, sto scrivendo con l'acquolina in bocca.

Che lavoro fai?

Mi occupo di content marketing per il settore food. Creo ricette, faccio food photography e consulenza di comunicazione. In pratica di mestiere faccio venire fame alle persone.

Mi sono specializzata nella creazione di contenuti (fotografie, racconti, video) per aziende e professionisti che voglio comunicarsi (meglio) online e collaboro con un settimanale di cucina.

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

Una scelta o forse LA scelta. Ho lavorato per quasi 15 anni come dipendente statale, un ambiente in cui crescita personale e professionale non hanno spazio e che mi ha fatto sentire a lungo fuori posto, inadeguata. Mi sono dimessa – tra lo sconcerto generale – a novembre del 2016 e da freelance credo di aver trovato una dimensione che mi appartiene molto fatta di continuo movimento verso il futuro.
Sono una persona determinata, che non ha mai avuto paura del lavoro, più spesso mi ha spaventata il gioco al ribasso che purtroppo caratterizza certe posizioni. Mi ero data due anni per farcela o andare a fare altro (il mio piano B era aprire un chiosco di pizzette fritte), questo è l’inizio del terzo anno e vado dritta verso il futuro.
Ce l’ho fatta perché da freelance non sono mai stata sola, sono stata sostenuta dalla mia rete di affetti, amici e dai professionisti da cui ho scelto di imparare la strada e a cui sono molto grata.

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: 8
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 8
  • Relazioni umane: 10.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

Ancora in evoluzione. Quello che spero di non perdere è questa attitudine al cambiamento, tra un assestamento e l’altro, che mi ha permesso di reinventarmi. Vorrei non mi passasse mai la voglia di cercare la luce migliore per le mie foto, il cioccolato migliore per le mie torte, il modo migliore per lavorare.

Magari tra vent’anni non avrò più l’energia delle mie lunghe tirate tra cucina e set, mi piacerebbe riuscire a costruire qualcosa di più, magari una piccola squadra.

Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea?

Per abbracciare e riabbracciare, soprattutto. Perché è un momento che carica di buone energie, perché è la dimostrazione che da freelance non sei isola, non sei mai solo, anche se qualche volta può sembrare.

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? “Minuti Scritti” di Annamaria Testa.
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Un powerbank per lo smartphone.
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Whatsapp.

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