Che lavoro fai?
Realizzo siti con WordPress e mi occupo di consulenza e formazione. Lavoro soprattutto con liberi professionisti e piccole imprese, per scelta.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
È stata una scelta, sicuramente una delle migliori della mia vita.
Fino al 2014 ho avuto un lavoro da dipendente e un contratto a tempo indeterminato insieme a tonnellate di frustrazione, ansia e gastroprotettori. Una mattina ho detto basta e mi sono licenziata senza preavviso.
Sono uscita da quell’ufficio e sono andata dal commercialista ad aprire partita IVA. Ora faccio il lavoro che amo e lo faccio a modo mio, assumendomene tutte le responsabilità.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 8
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 7
- Relazioni umane: 9.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
A breve termine immagino una realtà non troppo diversa da quella attuale, che mi piace.
Avrò più competenze, avrò conosciuto nuove persone, avrò frequentato altri 5 Freelancecamp e lavorerò solo quattro giorni alla settimana.
Tra vent’anni, ma anche prima, vorrei avere un bel team di persone al mio fianco, delegare molto e viaggiare un sacco.
Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea, e quest’anno anche come sponsor?
Perché è l’evento a cui partecipo con più entusiasmo. E mi ha dato così tanto che voglio – nel mio piccolo – contribuire a sostenerlo.
Quando sono stata al mio primo Freelancecamp avevo aperto partita IVA da una manciata di mesi e ci sono arrivata carica di insicurezze e in piena sindrome dell’impostore. Dopo 10 minuti al Boca avrei voluto fermare il tempo e restare lì per sempre: avevo capito che la vita del freelance non è grigia e solitaria ma ricca di stimoli e interazioni, se solo esci dal tuo guscio.
Ho conosciuto in quell’occasione molte persone, con alcune ho avviato bellissime collaborazioni e ogni anno il Freelancecamp è l’occasione per fare il pieno di energie positive e riabbracciare vecchi e nuovi amici.
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll.
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Il MacBook, l’iPhone, un taccuino e un piccolo astuccio di stoffa con penne e matite.
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Nessuna. L’ho ripulito di recente eliminando inutili app installate solo per curiosità. Ma ci sono giorni in cui cancellerei volentieri Mail.