freelancecamp Marina Romea 2018
elena augelli
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Verso il #Freelancecamp Marina Romea: Elena Augelli

Scritto da Silvia Versari il 3 Maggio 2018
Elena, Assitente Virtuale, al suo terzo Freelancecamp. Viene soprattutto per ascoltare gli altri, "Un ricco bottino che mi serve per un anno intero, fino all’edizione successiva".

Che lavoro fai?

Sono un’Assistente Virtuale e sono la spalla su cui piccole aziende e liberi professionisti possono contare, da remoto, per far funzionare in modo scorrevole il loro business.
Tenace sostenitrice della delega, mi occupo di far compiere i primi passi a un progetto, seguendo business plan, organizzazione del lavoro, comunicazione e promozione. Uso numeri e parole per far funzionare le idee, che siano mie o dei clienti.

Un’altra mia fissa è il networking, che mi ha permesso di orientarmi e crescere quando non avevo ben chiaro cosa fare da grande. Sono stata leader di Rete al Femminile Torino dal 2015 al 2117, ora sono Vice Leader e come spesso mi dicono, mi muovo fra il governo tecnico e il governo ombra. Un prezzemolino, insomma.

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

Lavorare da freelance è stata una scelta consapevole e se mi guardo indietro per me ha significato l’entrata nell’età matura. Lavoro da 25 anni, ma solo il passaggio a freelance nel 2010 mi ha reso consapevole e responsabile di molti pezzi che ho capito strada facendo. Un’esperienza di crescita, non solo di lavoro.

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: migliorabili, sempre
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: buone
  • Relazioni umane: ottime.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

Ho già vissuto in 3 città: Milano, Genova, Torino. Ora grazie al lavoro da remoto mi sento pronta a cambiare nuovamente e a lavorare anche da più lontano, magari dall’estero.
I miei desideri sono inversamente proporzionali alla mia età: dovrei darmi una calmata e invece non vedo l’ora di fare cose nuove, diverse, lontane, con gente nuova. Amo la compagnia di persone più giovani perché mi stimola moltissimo.

Nel mio futuro prossimo vedo una rete di Assistenti Virtuali che collaborano (è già parzialmente così) e un team spalmato su più città e più paesi. Citofonare: assistenti felici e vagabonde.

Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea?

Questo è il mio terzo Freelancecamp. La prima volta viaggiavo rasente i muri per la timidezza, la seconda mi sono butta in spiaggia a fare ginnastica con Monja Da Riva (ci sono le foto che testimoniano), la terza spero di poter dire la mia, ma soprattutto di ascoltare bene quello che gli altri dicono. Un ricco bottino che mi serve per un anno intero, fino all’edizione successiva.

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Annamaria Anelli, tutti i suoi ebook.
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Un libro, uno spazzolino, il cellulare.
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Tutte le chat, ma poi ci ripenso e ricomincio a scrivere.

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