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Verso il #Freelancecamp Marina Romea: Cristiana Stradella

Scritto da Silvia Versari il 16 Marzo 2018
Per lavoro, Cristiana, aiuta le imprese medio piccole a raccontarsi e valorizzarsi online. In breve "mette in contatto persone belle". Viene al Freelancecamp perché...

Che lavoro fai?

Lavoro per imprese medio piccole, quelle in cui i dipendenti sono meno di 15, per intenderci.
Per la maggior parte si tratta di “second life” lavorative: gli ingegneri con la passione per la bicicletta, che fanno bici artigianali da una decina d’anni e che hanno lasciato il posto fisso per girare il mondo in cargo bike (o almeno avrebbero voluto farlo). La pubblicitaria con la passione per la botanica che dieci anni fa dalla multinazionale è passata a creare un vivaio in un carcere. La sociologa che disegna una linea di abiti sostenibili.
Tutte storie da ‘Wow!’ che nessuno ha mai pensato di raccontare per valorizzare quello che fanno e sono (ma perché?!?). Sapeste quanti siti ci sono online senza nemmeno uno straccio di “About page”… Glom!

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

Sono freelance per scelta.
Lavoravo in una multinazionale con ritmi frenetici e competitività a mille. Poi è nata Alice e il progetto di tornare in ufficio dopo tre soli mesi (almeno nelle intenzioni iniziali) è svanito: mi sono innamorata di mia figlia e della possibilità di essere padrona del mio lavoro e del mio tempo. Ho capito con gli anni che del tempo non sono sempre padrona perché non faccio solo il mio lavoro e quello che mi piace ma indosso tante “divise” diverse: devo essere un po’ commerciale, un po’ SMM, un po’ ragioniera insomma, alla faccia del multipotenziale!

Però ho imparato a dire NO! alle richieste strambe, ai lavori sottopagati, ai progetti fuffa e alle persone con cui non lavorerei manco sotto tortura o coperta di soldi. Che poi è quello che non riuscivo a fare in multinazionale dove ogni richiesta era da accogliere, per quanto fosse assurda in tempi e modalità di lavoro.

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: 7
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 7
  • Relazioni umane: 8.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

Oddio, tra 20 anni mi vedo su Sciuragram, a visitare mostre e a giocare a canasta con le amiche (non so giocare a canasta ma ho 20 anni per imparare).

Tra 5 anni (il mio business plan arriva solo ai prossimi tre, quindi improvviso) vorrei lavorare sempre di più con un team fluido che è un po’ quello che sto impostando e cominciando a fare adesso, per lavorare su un progetto in maniera completa. E se il progetto su cui lavorare in team fosse mio, non mi dispiacerebbe…

Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea?

Per Enrico Marchetto, of course! E perché ho la possibilità di vedere in un unico posto e per due interi giorni tutte quelle persone con cui collaboro, che conosco e seguo online.
E per Enrico Marchetto. L’ho già scritto?

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Jane Austen. Un titolo qualsiasi. Noi freelance abbiamo tanto bisogno di ironia, sarcasmo e storie a lieto fine.
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Una batteria esterna. Cellulare carico uber alles!
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Trello (è il mio grillo parlante).

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