freelancecamp Marina Romea 2018
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Verso il #Freelancecamp Marina Romea: Carlotta Borelli

Scritto da Silvia Versari il 14 Marzo 2018
Carlotta è traduttrice medica freelance, al suo primo freelancecamp: viene per curiosità, per fare rete e perché lo trova utile.

Che lavoro fai?

Sono traduttrice, specializzata in campo medico e farmaceutico.

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

È una scelta che rinnovo almeno una volta a settimana, ogni volta che per disperazione leggo gli annunci di lavoro da dipendente.

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: 8
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 10
  • Relazioni umane: 6.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

Fra 5 anni a diventare matta per incastrare il tanto lavoro con tutti gli impegni di famiglia.

Fra 20 anni avrò raggiunto la pace dei sensi e potrò permettermi di lavorare 2 settimane al mese.

Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea?

Per curiosità, è il terzo anno che lo punto.
Per le pubbliche relazioni, crearsi una rete di contatti è fondamentale.
Per utilità, alcuni speech delle scorse edizioni sono stati veramente utili.

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Un romanzo, perché anche il freelance ogni tanto deve staccare dal lavoro e dedicarsi al relax.
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Le scarpe da crossfit: lo sport per me è una valvola di sfogo insostituibile.
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Todoist: l’eccesso di organizzazione mi rende ansiosa, ogni tanto devo lasciarmi cogliere dagli imprevisti.

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