Che lavoro fai?
Sono una progettista della comunicazione visiva, graphic designer, illustratrice, art director.
Interpreto concetti, pensieri, idee e li traduco in linguaggio visivo per raccontare, semplificare, spiegare, diffondere, recapitare il messaggio in modo convincente ed espressivo.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
50 e 50. È una necessità perché mi consente di conciliare al lavoro i bisogni della mia famiglia (conviviamo con una patologia cronica non trascurabile) e al contempo è una scelta consapevole; non potrei fare altrimenti per inclinazione e vocazione all’autonomia.
Ho sperimentato il lavoro in forma di dipendente, seppur a tempo determinato, ma è una dinamica che nel tempo mi toglie energie e passione.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 6, ci sto lavorando
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 7, come sopra.
- Relazioni umane: 8.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
Fra 5 anni mi vedo piena di entusiasmo e di progetti meravigliosi ancora da pensare, in uno studio nuovo bello e che mi piace, con una stabilità economica.
Fra 20… a capo di un team di ottimi collaboratori capace di creare grandi lavori ad ampio respiro, multidisciplinari, multimediali e multiplanetari perché ormai ci sarà Life on Mars :)
Oppure avrò appeso il computer al chiodo e mi dedicherò al bricolage domotico e alla sperimentazione musicale.
Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea?
Vengo al Freelancecamp perché non ci sono mai stata e visto da fuori è una figata, per conoscere altri compagni di avventura, per imparare cose nuove, per cambiare aria, per fare il pieno di positività.
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? “Guida galattica per autostoppisti” di Douglas Adams.
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Lo spazzolino da denti!
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? WhatsApp. Facebook non l’ho mai nemmeno installata :)