Chi sei, cosa fai, a chi puoi essere utile?
Lavoro come consulente, metto ordine al caos di professionisti e aziende aiutandole a strutturarsi attraverso una strategia orientata al valore.
Uso tecnologia, business design e marketing strategico a colazione, critical thinking e comunicazione al pomeriggio e alla sera mi dedico alla fotografia, alla musica e alla cultura per non farmi mancare nulla.
Finalmente ci vediamo dal vivo! Cosa ti aspetti da questo incontro?
Networking, comprendere i bisogni di altri professionisti, chiacchiere e birrette.
Ci dici qual è per te l’aspetto migliore dell’essere freelance? E l’aspetto peggiore?
L’aspetto migliore è la possibilità di gestire il mio tempo, lo stimolo a doversi migliorare ogni giorno, tra i pro.
L’aspetto peggiore è la solitudine professionale, la mancanza di un luogo fisico dedicato al lavoro, un po’ di routine ogni tanto.
Metti che facciamo una banca del tempo dei freelance: cosa offri e cosa cerchi?
Conoscenze e know-how, sotto varie forme d’onda.
Cerco invece nuovi progetti stimolanti, idee per creare prodotti e servizi.
Nel Freelancecamping che vorrei c’è un talk che parla di…
Sviluppo, dev, prototipazione di app o digital product, validazione nuove idee, intelligenza artificiale e blockchain.
Cosa vorresti oltre ai talk, le gite, le passeggiate, le grigliate, la spiaggia…?
Direi che è più che sufficiente.
Tizio, Caia e Francə sono al loro primo Freelancecamping. Dai un consiglio per rompere il ghiaccio.
Porta biglietti da visita e vestiti comodo/a.
Vuoi farti una domanda e darti una risposta?
“Qual è la mia maggior qualità?”
Capacità d’analisi di situazioni o problemi complessi.
Se facessimo il karaoke (che ti assicuro, non faremo!) che canzone canteresti e con chi? Non lo faremo mai, quindi scatena la fantasia in tranquillità :-D
“Sally” di Vasco Rossi.