Chi sei, cosa fai, a chi puoi essere utile?
Sono un web designer attento alla velocità e alla UX dei siti che realizzo.
Mi piacciono le sfide, non mi spaventano i progetti complessi, e sono sempre entusiasta quando posso supportare aziende e professionisti in un percorso di crescita continua.
Finalmente ci vediamo dal vivo! Cosa ti aspetti da questo incontro?
Chiacchiere, nuove conoscenze, divertimento, riflessioni su AI e gli altri tormentoni del momento e nuovi progetti.
Ci dici qual è per te l’aspetto migliore dell’essere freelance? E l’aspetto peggiore?
Migliore: la libertà e la flessibilità.
Peggiore: lo sbattimento nel dover seguire tutti gli aspetti di un’attività dalla A alla Z.
Metti che facciamo una banca del tempo dei freelance: cosa offri e cosa cerchi?
Metto a disposizione tutto quello che so per mettere online un progetto: design, UX, sviluppo, guardando soprattutto all’evoluzione futura.
Cerco freelance che possano darmi una mano a creare progetti web.
Nel Freelancecamping che vorrei c’è un talk che parla di…
Gestione dei clienti, CRM e dintorni.
Cosa vorresti oltre ai talk, le gite, le passeggiate, le grigliate, la spiaggia…?
Ping pong, beach volley e birra artigianale.
Tizio, Caia e Francə sono al loro primo Freelancecamping. Dai un consiglio per rompere il ghiaccio.
Leggi le interviste, non aver paura di presentarti e di aprirti: è un ambiente sicuro e accogliente dove il confronto è bello.
Vuoi farti una domanda e darti una risposta?
“Quanti libri hai letto quest’anno?”
Per ora 11 [l’intervista è di maggio, ndr], voglio arrivare a 30.
Ecco, nel Freelancecamp mi piacerebbe uno spazio per lettori seriali.
Se facessimo il karaoke (che ti assicuro, non faremo!) che canzone canteresti e con chi? Non lo faremo mai, quindi scatena la fantasia in tranquillità :-D
“Don’t stop me now” dei Queen.