freelancecamp 
[Come ogni anno la connettività al Freelancecamp è garantita da Spadhausen, che anche “fuori stagione” fa la proverbiale “extra mile” per consentirci di mandare in onda lo streaming e collegarci dal Boca; riproponiamo qui l’intervista che abbiamo fatto l’anno scorso al titolare, Elia Spadoni.]
Ciao Elia, ci racconti cosa fa Spadhausen?
Spadhausen è un internet provider che porta connettività internet mediante la tecnologia wireless, principalmente nelle zone in divario digitale, ma non solo. Operiamo mediante ponti radio di proprietà e copriamo quasi l’intero territorio ravennate. Siamo sul mercato dal 2011 e contiamo 4 dipendenti e 3 collaboratori.
Sono già diversi anni che tu ci dai un prezioso aiuto a ogni edizione del Freelancecamp, permettendoci di offrire ai partecipanti tutta la connettività di cui hanno bisogno per postare e twittare, e soprattutto, da tre anni, di far partecipare anche tutti quelli che non riescono ad esserci dal vivo.
E, per un evento di questo tipo, la connettività è un elemento chiave del successo. In quanti lo capiscono?
Purtroppo, per quello che posso osservare io in base alla mia esperienza, la connettività viene spesso vista come una funzione necessaria per accedere ad applicazioni, siti web o comunque dati in rete, ma la sua funzionalità tecnica viene spesso sottovalutata, a mio avviso perché il web viene percepito esclusivamente come applicazioni e servizi, e l’utente perde di vista il funzionamento dell’intero sistema. L’utente ha percezione di apps o al massimo di siti, ma non della funzionalità generale di internet.
Hai dei collaboratori freelance? Com’è il tuo rapporto col mondo dei lavoratori indipendenti?
Nella mia visione aziendale, preferisco concentrare il lavoro sul personale interno dipendente, ma anche noi abbiamo un paio di collaboratori esterni per campi particolarmente specifici, quali sviluppo di applicazioni personalizzate o alcune soluzioni grafiche.