freelancecamp Marina Romea 2017
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SiteGround sponsor del #Freelancecamp Marina Romea: intervista a (la ex-freelance) Francesca Marano

Scritto da Alessandra Farabegoli il 4 Settembre 2017

Colpo di scena doppio al Freelanceamp 2017: Francesca Marano, la donna che ha insegnato il business plan ai freelance e che ha creato con C+B una community ricca e vitale di donne “casa e bottega”, si presenta nella nuova veste di dipendente; e l’azienda per cui lavora è SiteGround, uno dei provider più in vista nella community WordPress, graditissimo sponsor dell’edizione di Marina Romea.

Ciao Francesca, che sorpresa vederti tornare al Freelancecamp non in veste di freelance, ma per conto di SiteGround! Ci racconti cos’è successo?

Carramba che sorpresa, vero? Ho lavorato come freelance per sei anni, prima conducendo una doppia vita da direttore amministrativo di giorno e creatrice di siti di notte, per poi dedicarmi completamente al mio lavoro.

Nell’ultimo anno questo ruolo ha iniziato a starmi stretto e sentivo di voler trovare un modo per aiutare più persone. È difficile farlo da freelance perché il modello di business non scala bene, a meno che uno non si metta a rimpacchettare i proprio servizi come prodotti, una soluzione però che a me non piace perché fa perdere l’intimità che si crea con i propri clienti.

Quando ho visto che SiteGround stava cercando un Community Manager ho pensato che fosse un ottimo modo per fare cose più in grande senza perdere il contatto umano. E voilà, eccomi qui!

In questi anni, nei vari Freelancecamp, WordPress Meetup, aule Digital Update, ho visto sempre mescolarsi freelance “puri”, solopreneur, startupper, collaboratori di piccole e piccolissime imprese; spesso da un anno all’altro la stessa persona passava da uno status all’altro, perché la sua vita e le sue esigenze erano cambiate, o per cogliere un’opportunità. Qual è il filo conduttore, quel che ci accomuna in termini di esigenze, difficoltà, speranze?

La mia sensazione è che tutte le persone citate vogliano la stessa cosa: vivere dignitosamente facendo bene il proprio lavoro. E tutte un po’ soffrono di solitudine. I freelance tendono a sentirsi soli e incontrarsi in uno spazio fisico è importante: questo è il motivo per cui il Freelancecamp è così popolare (no, davvero, metto la sveglia per prendere i biglietti. Lo faccio solo per voi e per Beyoncé).

È anche il motivo per cui i Meetup WordPress sono cresciuti da 2 a 25 in meno di due anni. Allo stesso tempo penso che i dipendenti delle piccole e piccolissime realtà a volte sentono un po’ di disallineamento tra le proprie aspirazioni e la propria visione e quelle del proprietario dell’azienda. Penso che questi lavoratori si sentano molto a casa qui. E poi vabbè, nessuna location al mondo batte il Boca Barranca!

Immagino che SiteGround lavori con clienti di tutte le dimensioni, e che molti di loro siano freelance che hanno bisogno di un hosting per sé o per i propri clienti; è complicato dare un buon livello di servizio quando i clienti sono tanti e piccolini, voi come vi organizzate?

Non è complicato quando si crede che ogni cliente sia importante e ciascuno merita di ottenere il miglior servizio possibile. Trattare tutti con lo stesso livello di attenzione fa sì che tutti i clienti passino attraverso esperienze simili, indipendentemente dal fatto che siano liberi professionisti o altro.

Questo ci permette di studiare e comprendere come i clienti interagiscono con i nostri servizi per migliorarli continuamente, tramite aggiornamenti dei servizi stessi o con training specifico per il nostro team di assistenza clienti in modo da poter risolvere meglio e sempre più velocemente i problemi.

Di cosa ci parlerai al Freelancecamp?

L’ABC del sito del freelance: vedremo insieme le cose che si devono avere nel sito, quelle che non servono un granché. E poi vi farò vedere come è facile installare WordPress.org con SiteGroundPortate il vostro laptop, mi fermo per tutto il weekend e se qualcuno ha bisogno di aiuto con l’installazione la facciamo insieme in spiaggia sfruttando lo sconto per il Freelancecamp :-) 

E adesso, giochiamo un po’:

  • Se il freelance fosse un animale, che animale sarebbe? Agnelli quando si inizia, delle iene dopo qualche anno.
  • E se fosse una canzone? You can’t always get what you want dei Rolling Stones.
  • E una ricetta? Maiale in agrodolce. Non si butta via niente, un giorno dolce (fattura!), un giorno amaro (insoluto!), ecc…

SiteGround.it

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