In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile
Ciao sono Roberta, lavoro come formatrice e consulente in ambito HR con focus sulla comunicazione efficace, la scrittura professionale e la relazione consapevole. Il mio obiettivo è migliorare, parola dopo parola, il mondo e il mercato del lavoro. Mi trovi alle voci #parolepersonelavoro, #menocircolaripertutti e #comunicazionekillerskill. Sono utile a chi cerca una sponda per lavorare sui temi della comunicazione interna e dell’employee experience ma anche employee advocacy e uso attivo di LinkedIn.
Una cosa in cui sei brava e una che vuoi migliorare nella tua gestione del cliente o del lavoro da freelance?
Sono brava a fare della comunicazione la mia leva commerciale. Sono pessima nel delegare e nel project management personale, ma mi fa fastidio anche tutto quello che concerne la gestione economico-finanziaria.
Quanto ti soddisfa il tuo lavoro per guadagno, bilanciamento tempo e lavoro, relazioni umane?

- gli aspetti economici: 4
- la gestione dei tempi di vita e di lavoro: 3
- le relazioni umane: 5
Sogno l’armonizzazione tra vita e lavoro: è il mio obiettivo più grande. Ché anche la soddisfazione economica è pur sempre relativa a quanto tempo trascorri chiusa nel tuo ufficio anziché distesa sul divano a contarti i peli delle gambe o a correre o a cucinare sorseggiando un Durello o anche a leggere un libro.
Macchina del tempo: torni indietro e ti incontri alla soglia dell’apertura della partita IVA.
Datti un consiglio: “col senno di poi…”
Mi direi: occhio che stai per restare incinta, sarà un bellissimo sbattimento, ma pur sempre uno sbattimento. Coinvolgi di più il papà (me l’avete chiesto e io ho risposto!).
Che tipo di freelance sei?
Giochiamo al “se fossi”: se fossi un animale, un genere musicale o un personaggio famoso, chi saresti?
Se fossi un animale sarei uno scoiattolo (ma vorrei essere una balena).
Se fossi un genere musicale sarei Jazz perché non sono capace di stare a lungo sulle stesse note e amo osare, lanciarmi, provare… che poi, come per il jazz, non è mai a caso.
Se fossi un personaggio famoso vorrei fortemente essere un ibrido di Anna Marchesini e Lella Costa: due donne nelle quali leggerezza e profondità hanno attecchito in modo magistrale.
Nel Freelancecamp che vorrei c’è un talk che parla di…
Mindfulness e lavoro.
Anche tu terrai un talk, di cosa ci parli?
Sì, terrò un talk insieme a Pamela Nerattini: “LinkedIn per freelance“. Daremo qualche suggerimento di social selling per freelance su profilo, ricerca e approccio e poi risponderemo a tutte le domande che i partecipanti avranno e a cui non trovano risposta.
Tizio, Caia e Francə sono al loro primo Freelancecamp.
Cosa dici loro per accorglierl3? Cosa si devono aspettare?
Sarà bellissimo, conoscerete persone straordinarie, farete rete, imparerete cose, riderete tanto, vi sorprenderete di voi… e questo sarà solo l’inizio.
Consiglia a Tizio, Caia e Francə un talk imperdibile degli anni passati.
Il cazzeggio di oggi, gli errori di ieri, il fatturato di domani: un talk della bravissima Mafe de Baggis che ti aiuta a non sentirti in colpa se la tua testa è sempre proiettata nell’esplorazione di fenomeni o trend diversi e trascorri tempo leggendo o sbirciando i social. Tutto serve!
Ricordi perché hai partecipato la prima volta?
Ho partecipato per curiosità e perché non sapevo cosa o chi fosse un freelance, era il 2012 e io lavoravo in azienda. Mi licenziai un mese dopo.
Quindi direi che ho trovato molto più di ciò avrei mai sperato o pensato. E sì, ho conosciuto una buona parte della mia attuale rete nonché amiche e amici che frequento abitualmente a prescindere dal lavoro e a cui voglio un bene grande.
Scegli una canzone e dedicala a unə freelancecampista (anche a qualcunə che non conosci ma che vorresti conoscere!).
Abiura di me è una canzone di Caparezza che ascolto a tutto volume in auto con i bambini. Mi piace un po’ per questo e un po’ per il testo e il ritmo: voglio passare a un livello successivo, voglio dare vita a ciò che scrivo! Ecco, questa frase descrive bene il percorso del e della freelance che parte e via via realizza ciò che ha scritto in un canvas o in un business plan, nel blog o sui social… non serve forse arrivare ad abiurare, ma perché no? Significa un po’ darsi la possibilità di rinascere.