freelancecamp Roma 2019

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Verso il #Freelancecamp Roma: Chiara Battaglioni

Scritto da Silvia Versari il 19 Settembre 2019
Chiara è Professional Organizer e Professional Freelancecamper: dal 2015 non perde nemmeno un'edizione, l'anno scorso è venuta a tutte e 3, e quest'anno torna a Roma come sponsor e con una lezione al corso "Diventare freelance migliori".

In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.

Sono una Professional Organizer. Un po’ come un coach sportivo, alleno le competenze organizzative dei freelance e li aiuto a trovare il loro personale equilibrio nella gestione del tempo, delle energie e del sempre complicato rapporto tra il lavoro e tutto il resto.

Qual è stato il giorno più bello della tua vita da freelance? E perché?

Quando il commercialista mi ha mandato il numero della partita IVA. L’ho scritta su un post it e per un sacco di tempo l’ho tenuta in bella vista sulla scrivania. Mi ricordava ogni mattina che era tutto vero e che avevo ufficialmente iniziato a costruire il lavoro e la vita che progettavo da un po’.

Quest’anno al Freelancecamp ci saranno momenti dedicati espressamente a conoscerci meglio; chi vorresti incontrare?

Vorrei incontrare chi, nella sua comunicazione online, crea contenuti video e audio. Mi piacerebbe poter scambiare le esperienze e imparare qualcosa di nuovo e utile. Alzare l’asticella… Sempre!

Hai già partecipato al Freelancecamp?

Sì! [qui il suo carnet].

E noi siamo proprio felici di rivederti! Addirittura quest’anno come sponsor, cosa ti ha spinto a sostenerci?

Da sempre sono una grandissima fan del Freelancecamp.
Ho partecipato al primo in tempi non sospetti, quando ancora stavo decidendo su chi e cosa diventare professionalmente.
Il Freelancecamp è stato per me scoperta, formazione e informazione, gioia allo stato puro e qualche dolore (quando ho partecipato mentre ero dipendente in un posto che mi faceva soffrire).
È stato coraggio di salire sul palco di Marina Romea (la prima volta, che emozione!) e poi fiducia la seconda volta a Lecce. Il Freelancecamp è anche questo, fiducia. Fiducia in te stesso perché tutti possiamo diventare chi vogliamo e fiducia negli altri: l’Italia è piena di professionisti competenti da cui puoi imparare moltissimo, aperti e disponibili a condividere.
Sostenerlo nel mio piccolo mi è sembrato il minimo da fare e una naturale evoluzione. Per iniziare a restituire tutto quello che ho ricevuto in questi anni. Grazie Freelancecamp! :-)

In questi anni come è cambiato il tuo modo di lavorare?

Ogni anno aumenta la consapevolezza e la voglia di migliorare. In particolare quest’anno c’è stato un passaggio importante: sono molto meno slash worker [qui il talk in cui parlava proprio di questo n.d.r.] ovvero, pur non avendo eliminato del tutto la collaborazione, ho ridotto drasticamente le ore dedicate al mio lavoro “bancomat” e sono lanciatissima nel mio primo lavoro, quello di Professional Organizer, dal quale sto iniziando a raccogliere i frutti dei primi anni di semina.

C’è una persona che hai conosciuto al Freelancecamp e ora è presenza stabile nella tua vita o nel tuo lavoro?

Ce ne sono tantissime!!! Dovrei fare una lunga lista :-)

Qual è l’intervento del Freelancecamp che ti ha insegnato/colpito/cambiato di più? Perché pensi che chi non l’ha visto dovrebbe proprio vederlo?

Lo speech di Sara Abbate dell’anno scorso sul combattere la paura della telecamera. È stato il calcio nel culo (si può dire?) finale per iniziarmi al mondo del video dal quale mi sono sempre tenuta alla larga. Lo consiglio a tutti quelli che vorrebbero lanciarsi ma non osano. Facebook * Sito * Instagram * Podcast

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