Che lavoro fai?
Mi occupo di Institutional e Regulatory Affairs per Aziende Farmaceutiche, con particolare riferimento alle multinazionali medie e piccole e alle start up. Sono una freelance dal 2012.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
È stata una scelta e una vocazione anche se la mia progettualità futura è un’imprenditoria più strutturata. Bello autogestirsi ma mi piacerebbe diventare “grande” e restituire e far crescere altre persone. Soprattutto giovani.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 10
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 8
- Relazioni umane: 10.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
Mi vedo con un gruppo di persone che ho formato, in un ufficio in centro a Roma, in un’agenzia con le mie caratteristiche.
Che fa regolatorio per farmaci, istituzionale (quindi un po’ di pubbliche relazioni e un po’ di lobby, che non è una roba zozza) ma che lo fa in modo alternativo, con visione, etica, che lavora nel comparto industriale ma che ha cuore il pubblico e la salute dei pazienti.
Perché vieni al Freelancecamp Roma?
Perché ho voglia di conoscere altre persone che sono freelance, perché il Freelancecamp si tiene da diversi anni e so che c’è uno zoccolo duro, vorrei quindi confrontarmi con chi è freelance da anni per vedere come sta sviluppando il lavoro, come si è evoluto, come ha messo alcune barriere, come ha affrontato altre problematiche frutto di una maturità, compreso lo stress del 7° anno.
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Un bel romanzo, ogni tanto bisogna staccare e un bel libro è un buon modo di viaggiare.
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Telefono.
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Ho solo app necessarie.