Che lavoro fai?
Aiuto le aziende a usare meglio il web per comunicare e vendere i propri prodotti. Non so dargli un nome, perché i clienti mi chiedono un po’ di tutto, ma soprattutto di aiutarli a trovare un tono di voce e i canali più giusti per dire ciò che vogliono dire. Io lo chiamo Digital Strategy, ma mi sembra sempre un po’ riduttivo.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
Entrambi. Dopo molti anni da dipendente, gli ultimi dei quali in una multinazionale, mi sentivo schiacciata. Quando il mio dipartimento è stato chiuso e sono stata licenziata, ho deciso di non tornare più in prigione e di provare a farcela da sola. Ho detto no alle proposte da dipendente e ho fatto il salto.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 6
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 9
- Relazioni umane: 9.
Cosa vuoi fare da grande?
Più soldi! Sono contenta del mio lavoro, dei rapporti umani e della possibilità di creare qualcosa di mio, vorrei aumentare il numero di progetti e clienti perché è un momento difficile, e soprattutto a Roma il mercato è bloccato. Vorrei spostarmi per lavoro, viaggiare di più, e magari pagare il mutuo con più serenità.
Perché vieni al Freelancecamp Roma?
Perché seguo da molto tempo Alessandra Farabegoli e mi sembra una professionista sensata. E dato che la parola sensata per me è il complimento più grande che posso fare, penso che il Freelancecamp sia una bella opportunità per conoscere persone e aprire nuove partnership.
E ora, giochiamo un po’.
- Se il freelance fosse un animale, che animale sarebbe? Un liocorno.
- E se fosse una canzone? There is a light that never goes out degli Smiths.
- E una ricetta? Il brodetto alla vastese. E se non sapete cos’è ve lo racconto :)