Che lavoro fai?
Sono un interprete di conferenza e traduttore da circa 20 anni. Mi sono specializzato nel marketing internazionale e faccio anche da consulente per l’internazionalizzazione e la localizzazione per imprenditori di se stessi, piccole e medie imprese.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
Una scelta.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 8
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 6
- Relazioni umane: 10.
Cosa vuoi fare da grande?
Aiutare persone e piccole e medie imprese nel loro viaggio verso il superamento delle barriere culturali e linguistiche.
Perché vieni al Freelancecamp Roma?
Mi interessa confrontarmi con altri professionisti sugli argomenti di mio interesse, ma anche ascoltare chi fa un lavoro totalmente diverso dal mio per scovare sinergie e opportunità.
Sei tra gli speaker. Il titolo del tuo intervento è “Internazionalizzazione del freelance. Aprirsi al mercato globale”. Di cosa ci parli?
I freelance che osano andare al di là dei propri confini, non solo geografici, possono sfruttare un mare di opportunità. L’intervento che vi propongo pone l’accento su casi di successo e insuccesso per spiegare quali tasti premere per avviare il processo di apertura verso il mercato globale, con un’attenzione particolare a come accoglierlo in noi.
E ora, giochiamo un po’.
- Se il freelance fosse un animale, che animale sarebbe? Il camaleonte rosa, senza dubbio.
- E se fosse una canzone? Do Re Mi Fa Sol La Si.
- E una ricetta? Ovvio, il babà.