freelancecamp Roma 2018

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Verso il #Freelancecamp Roma: Maura Tomei

Scritto da Silvia Versari il 30 Settembre 2018
Maura è una copywriter, freelance da pochissimo. Viene al Freelancecamp perché dice che la sua parte introversa ha bisogno di un po’ di terapia d’urto.

Che lavoro fai?

Consulente di comunicazione, content strategist e copywriter.

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

Entrambe le cose. La verità è che non avevo mai pensato di essere il tipo da lavoro autonomo. Sono stata dipendente per anni, prima in azienda e poi in agenzia. E poi è arrivato il giorno – complici anche diversi cambiamenti a livello personale – in cui ho capito che avevo smesso di imparare e di rinnovarmi (e di divertirmi) ed era il momento di cambiare.

Era poco più di un anno fa, quindi mi considero ancora in una fase di test. Una fase nuova, tutta da scoprire e anche un po’ terrorizzante!

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: 6
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 8
  • Relazioni umane: 7.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

In 5 anni avrò un numero soddisfacente di clienti, ma anche la voglia di fare nuove esperienze. Avrò anche imparato a dire di no ai clienti tossici senza la paura di trovarmi senza lavoro. E avrò una piccola ma succosa rete di colleghi/amici professionisti da coinvolgere in bei progetti, quando ci sarà l’occasione.
Perché per quanto il lavoro autonomo possa piacermi, io sono una che adora fare parte di una squadra :)

In 20 anni invece avrò messo da parte abbastanza per realizzare il mio sogno: trasferirmi sui Monti Appalachi e dedicarmi interamente al banjo e al primo podcast italiano sul bluegrass!

Perché vieni al Freelancecamp Roma?

Perché la mia parte introversa ha bisogno di un po’ di terapia d’urto.
Per incontrare professionisti, ascoltare e condividere esperienze, conoscere chi questa scelta l’ha fatta da tempo e imparare da loro.

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Una raccolta di racconti: oltre a essere il mio genere preferito, li trovo l’ideale per staccare e immergersi in qualcosa di bello anche quando si ha poco tempo per prendersi una pausa.
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Tre cose: lo smartphone perché c’è dentro la mia indispensabile raccolta di podcast. Il Kindle per quando le orecchie si stancano. E la powerbank perché continuo a infilare i caricatori nel bagaglio sbagliato!
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Ogni tanto vorrei poter fare a meno delle Parole Crociate del New York Times, pericolosissime per la mia produttività!

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