freelancecamp Roma 2018
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Verso il #Freelancecamp Roma: Giada Ales

Scritto da Silvia Versari il 20 Settembre 2018
Giada, dopo tanti anni da dipendente, è diventata freelance. Ora è coach per le famiglie con bambini ad alto potenziale cognitivo.

Che lavoro fai?

In qualità di coach lavoro prevalentemente con i bambini e i ragazzi ad alto potenziale cognitivo, affiancando anche le famiglie e le scuole in percorsi di sviluppo personale ed esplorazione di nuove modalità per una didattica inclusiva.

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

Una scelta. Dopo diversi anni da dipendente, è arrivato il coaching e con lui tutta una serie di interessi e lavori complementari. Così alla fine ho semplicemente atteso il momento buono per dare spazio alla mia “friilenzitudine”!

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: 4, dopo un anno è tutto da rilanciare per fortuna!
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 9
  • Relazioni umane: 9.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

Solo tra 5 o 20 anni?! Scherzi a parte: fiera della realizzazione di almeno due dei miei progetti più importanti e orgogliosa di avervi potuto coinvolgere molte persone appassionate e di valore.

Perché vieni al Freelancecamp Roma?

La curiosità è un’arte secondo me, e ciò che la alimenta e sublima sono proprio le relazioni umane.

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Non è un libro, ma una rivista: Millionaire!
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Un romanzo, meglio se l’autore è russo o del nord Europa.
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Nessuna, sono tutte molto funzionali al momento.

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