In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono una scrittrice/informatrice. Ho creato il progetto “Appassionate: donne che fanno della loro passione un’impresa” (crowdfunding, libro, sito) che racconto in workshops e speech in Italia e in Francia. Il mio mantra è “Quello che ti piace fare è ciò che sai fare meglio”.
Qual è stato il giorno più bello della tua vita da freelance? E perché?
Dopo aver deciso di lasciare il mio lavoro in televisione ho passato momenti difficili, economicamente e socialmente: non sapevo più dire chi ero senza raccontare il mio lavoro.
Trovare la forza di creare una cosa partendo da me, con la totale responsabilità di farlo o no, tutta nelle mie mani è stato molto difficile; avevo la forte impressione di giocare con la mia vita. Dopo un paio di anni difficili sul divano, il primo momento esaltante da freelance è stato concludere con successo il mio crowdfunding destinato a finanziare la prima fase del mio progetto: il viaggio e la scrittura di Appassionate. Per un mese ho ricevuto gocce omeopatiche di sostegno da parte di sconosciuti che con le loro donazioni si sono presi un pezzettino di responsabilità.
“Non sono più sola” ho pensato quando la raccolta è finita, fino a quando un altro pensiero si è imposto “Adesso devo farlo davvero” .
Quest’anno al Freelancecamp ci saranno momenti dedicati espressamente a conoscerci meglio; chi vorresti incontrare?
Appassionate, sono contenuti puri di altissima qualità, ho bisogno di incontrare un/a professionista che faccia crescere insieme a me la diffusione del brand, e che mi aiuti nella vendita degli speech e dei workshop. Un/a SMM che mi aiuti a posizionarmi come influencer.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
No, è la prima volta.
E noi siamo proprio felici di conoscerti!
Da quanto tempo lavori come freelance? È stata una tua scelta o un obbligo? Torneresti indietro?
Ho sempre avuto la partita IVA, ma comunque avevo dei capi. Da 8 anni sono completamente autonoma.
Perché vieni al Freelancecamp?
Per incontrare professionisti con cui collaborare, per presentarmi con un talk.
Qual è la cosa migliore che potrebbe accaderti al Freelancecamp? E la peggiore?
MIGLIORE: trovare un/a socia.
PEGGIORE: sentirmi dire che il mio progetto non vale.