freelancecamp Roma 2018
Condividi su

Verso il #Freelancecamp Roma: Chiara Serluca

Scritto da Silvia Versari il 26 Luglio 2018
Chiara è una graphic designer, passata da una multinazionale milanese a freelance in Umbria. Viene al Freelancecamp per confrontarsi, ricevere input motivazionali, carburare nuove idee, fare rete e crescere professionalmente.

Che lavoro fai?

Sono graphic designer e aiuto i piccoli biz al femminile a creare la loro brand identity. Le piccole imprenditrici mi raccontano di loro e io traduco le loro storie in un nuovo logo, una palette colori, font e prodotti grafici ad hoc. Personalizzo la loro identità visiva rendendola unica, così che ogni brand si possa comunicare in modo luminoso: il mio studio si chiama Chiaridee :-)

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

È stata un’ottima scelta! Ho lavorato per 10 anni come graphic designer in una multinazionale americana che a Milano aveva una sede dedicata alla pubblicità esterna e all’arredo urbano; con la crisi sono stata costretta a stare a casa per tre anni, durante i quali mi sono dedicata alla mia famiglia e ci siamo trasferiti in Umbria. Qui sono ritornata ad essere una graphic designer, freelance, e non tornerei più a fare la dipendente! Posso organizzarmi come desidero per gestire al meglio la mia famiglia (ho 2 bambini di 7 ed 11 anni).

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: 5
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 9
  • Relazioni umane: 8.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

Magari fra 5 anni avrò uno studio tutto mio (ora lavoro da casa) e un assistente; fra 20 forse collaborerò con mia figlia (perché è più creativa di mio figlio, che vuole fare lo scienziato).

Perché vieni al Freelancecamp Roma?

È un’occasione per uscire dallo studio/casa e incontrare dal vivo molti professionisti che conosco per ora solo sui social, e nuove persone interessanti. Penso inoltre che mi possa essere utile per confrontarmi con gli altri freelance, ricevere input motivazionali, carburare nuove idee, fare rete e crescere professionalmente.

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Guide utili agli strumenti/app più utilizzati a seconda dell’attività, libri sulla creatività.
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Lo smartphone.
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? iBooks perché i libri li amo di carta.

Chiaridee * Pagina FB * LinkedIn *Instagram

Newsletter

Iscriviti e ricevi subito il corso Diventare freelance migliori