In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Traduco e insegno a tradurre. Amo le lingue, ancora di più l’italiano: mi occupo di comunicazioni interne ed esterne, traduco documentazione in vari settori, controllo che l’italiano utilizzato sia corretto e adatto al contesto.
Qual è stato il giorno più bello della tua vita da freelance? E perché?
Il giorno in cui ho deciso autonomamente le mie tariffe. Perché finalmente davo il giusto peso al mio lavoro e alle mie passioni e riconoscevo (al cliente e a me stessa) il mio valore.
Parlo di soldi, si può o sono troppo cinica?? [Hai voglia, a noi piace tantissimo parlare di soldi! n.d.r]
Quest’anno al Freelancecamp ci saranno momenti dedicati espressamente a conoscerci meglio; chi vorresti incontrare?
Tutti? Chi è ancora all’inizio, per rassicurarlo e dirgli che si può fare, e chi si è già affermato, per imparare e prendere spunto.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
No, è la prima volta.
E noi siamo proprio felici di conoscerti!
Da quanto tempo lavori come freelance? È stata una tua scelta o un obbligo? Torneresti indietro?
Ho la partita IVA da inizio 2013, scelta incosciente, come tutte le scelte migliori.
Non tornerei mai indietro, anche se ogni tanto spulcio le offerte di lavoro.
Perché vieni al Freelancecamp?
Per rinfrescarmi le idee, per prendere spunto, per osservare, per fare un po’ di vita sociale.
Qual è la cosa migliore che potrebbe accaderti al Freelancecamp? E la peggiore?
La cosa migliore: iniziare tante collaborazioni. La cosa peggiore: non riuscire ad esserci, come negli ultimi 3 anni (ormai è una maledizione!).