In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono una giornalista freelance da oltre 7 anni. Curo le media relations e le digital PR per aziende e professionisti. Ho fondato due anni fa un network di professionisti del digitale e della comunicazione – Freelancenetwork Italia – e da poco siamo anche associazione. La nostra mission è valorizzare la figura del freelance. Insieme, anche attraverso il gruppo aperto di Facebook, ci confrontiamo, ci sosteniamo, cresciamo e cerchiamo sinergie per lavorare insieme.
Dallo scorso anno ho creato un podcast – News per Freelance – per raccontare esperienze, dare suggerimenti di vita e per la professione e aiutare chi vuole diventare freelance o chi lo è già ma sente di avere bisogno di un sostegno.
Qual è stato il giorno più bello della tua vita da freelance? E perché?
Quando due anni fa ho raccontato la mia esperienza di fronte a un’incredula platea di 400 professionisti, giornalisti, avvocati e commercialisti. Dimostrando che dandosi da fare CE LA SI PUÒ FARE. Perché ho dimostrato che essere freelance è una forma mentis: si può coltivare e arrivare ai nostri traguardi con impegno e determinazione.
Quest’anno al Freelancecamp ci saranno momenti dedicati espressamente a conoscerci meglio; chi vorresti incontrare?
Luigi Centenaro, Laura Rubini e Letizia Palmisano.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
No, è la prima volta.
E noi siamo proprio felici di conoscerti!
Da quanto tempo lavori come freelance? È stata una tua scelta o un obbligo? Torneresti indietro?
Da oltre 7 anni. Una scelta per poter conciliare famiglia e lavoro in fase di separazione. Sì.
Perché vieni al Freelancecamp?
Per imparare e per confrontarmi.
Qual è la cosa migliore che potrebbe accaderti al Freelancecamp? E la peggiore?
La migliore: trovare una nuova idea da percorrere e realizzare.
La peggiore: rimanere ferma in ascensore o chiusa in bagno.