In poche righe: chi sei, cosa fai, a chi puoi essere utile?
Come è cambiata (in meglio) la tua vita negli ultimi due anni?
In questi mesi di pandemia il mondo si è trovato a dover comunicare attraverso uno schermo. Mi occupavo della questione anche prima, quindi non è cambiato molto anzi ne sono stata avvantaggiata. Ciononostante sono nate iniziative impensabili. La collaborazione con un’agenzia di formazione con sede in Sardegna. La documentazione di un progetto educativo coordinando ragazzi sparsi ai quattro angoli della provincia. La creazione di un team di donne a cui non ho mai stretto la mano ma che conosco come compagne di classe.
Cosa vorresti fare, o cosa vorresti vedere intorno a te, per costruire davvero un better normal?
Better normal è un web ricco di biodiversità digitale. Un ecosistema in cui idee originali, piccole botteghe e marchi artigianali trovano il proprio spazio. Le potenzialità ci sono tutte. Occorrono consapevolezza e conoscenza per non soccombere ai grandi marchi e distributori. Nel mio piccolo ci provo. Pubblico contenuti affinché, anche per piccole imprese fuori dall’ordinario, possano trovare la propria visibilità in video sui social.
Hai già partecipato a un Freelancecamp; c’è un talk che ti ha insegnato qualcosa di utile e che vorresti consigliare?
Come vincere la timidezza e l’insicurezza” va a braccetto con il mio e poi Silvia è una fuoriclasse.
E infine: scegli una canzone che per te rappresenta il concetto di better normal
Parecchie persone hanno riscoperto la bicicletta in questo periodo. Speriamo resti una buona abitudine. La canzone è “La bicicletta” (Radici nel cemento) che ne sintetizza il valore.
Grazie, e arrivederci a Punta Marina!
Trovi Silvia in questi link.