In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono una consulente e formatrice in ambito HR e mi occupo di comunicazione efficace. Con le aziende lavoro su comunicazione interna, social recruiting ed employee advocacy. Con le persone e freelance lavoro sulla comunicazione personale, reputazione professionale e creazione di contenuti. Scrivo tanto, soprattutto su LinkedIn, leggo meno di quello che vorrei.
Hai una macchina del tempo e ti incontri al tuo primo anno da freelance. Cosa ti dici?
Brava ragazza mia, hai fatto bene a venire qui, questo evento cambierà la tua vita professionale (ed è solo il primo di tante edizioni).
Come hai vissuto questo anno di lavoro e tutti i cambiamenti dovuti alla pandemia?
È stata (e continua a essere) una felice e faticosa rivoluzione in cui la parola chiave è osare. Per me è stato un anno di appropriazione della mia strada, un anno di coraggio, di sfinimento e di scoperta che c’è ancora molto che si può fare, scoprire e costruire. Sembra un paradosso ma sono i vincoli a darci coraggio e creatività, io ho imparato questo.
Cosa ti porterai dietro di questi cambiamenti anche quando torneremo a poter viaggiare e incontrarci?
Tutto.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
Sì.
C’è un talk del Freelancecamp che ti ha insegnato qualcosa di utile che ti è servito durante l’emergenza Coronavirus?
Il prontuario del personal branding di Elisa Longato, un vademecum chiarissimo e molto utile per comprendere il percorso e il processo alla base della costruzione di un brand.
Sei già nel Freelancecamp Club?
Sì
Come è stata finora la tua esperienza del Freelancecamp Club? Cosa ti aspetti, cosa vorresti?
Non ho mai partecipato… ma è colpa mia.
Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance. Perché hai scelto proprio questa?
Nel 2020 mi sono innamorata del jazz e di lui, trovo che il jazz sia un genere di musica che ben si adatta e rispecchia molte delle caratteristiche di chi lavora come freelance.