In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono rilegatrice artigiana, restauratrice, docente. Lavoro con i libri e la loro matericità, racconto e insegno legatoria, restauro, cartotecnica in università e workshop divulgativi. Nella Bottega, insieme a mio padre e allo staff (lo ammetto: non sono freelance ma titolare d’impresa) ci prendiamo cura di collezioni antiche e moderne di musei, archivi, biblioteche ma anche raccolte private. Dal portamenu per i ristoranti al codice miniato, dal taccuino rilegato al dizionario di latino del liceo da riparare, ci occupiamo di libri e carte nella loro forma materiale.
Come hai vissuto questo anno di lavoro e tutti i cambiamenti dovuti alla pandemia?
Abbiamo sfruttato la spinta verso il digitale per la parte di comunicazione, lato “manifatturiero”… teniamo duro.
Cosa ti porterai dietro di questi cambiamenti anche quando torneremo a poter viaggiare e incontrarci?
Più fiducia sulle nostre capacità di affrontare imprevisti e stravolgimenti
Hai già partecipato al Freelancecamp?
No. È il mio primo Freelancecamp! Finora ho sbirciato senza mai “osarmi” a partecipare.
Perché parteciperai all’edizione online del Freelancecamp? Cosa ti aspetti? Cosa speri che accada?
Questa edizione online mi sembra un buon modo di rompere il ghiaccio, del Feelancecamp ho sentito parlare sempre con entusiasmo, spero di esser contagiata da queste vibrazioni positive.
Sei già nel Freelancecamp Club?
Sì. Non ho ancora avuto modo di partecipare attivamente, ma forse è il momento di iniziare.
Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance.
“A modo mio” dei Marta sui Tubi.