In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Lavoro come consulente di content marketing, soprattutto per aziende food. Mi occupo di formazione, sia da remoto che con dei corsi dedicati alla comunicazione food e last but not least faccio pure la content creator, aka l’influencer.
Hai una macchina del tempo e ti incontri al tuo primo anno da freelance. Cosa ti dici?
Fatti i conti per bene, e non preoccuparti se cambierai percorso più volte: sei tu, e vai bene così.
Come hai vissuto questo anno di lavoro e tutti i cambiamenti dovuti alla pandemia?
All’inizio pensavo che sarebbe andato tutto a scatafascio: avevo diverse formazioni in aula, e consulenze nell’ambito alimentare che si sono congelate. Come molti ho scavato tra nuove risorse, e le ho trovate. Ho lavorato di più con altri, scoprendo una necessità che non avevo prima: la condivisione costante.
Cosa ti porterai dietro di questi cambiamenti anche quando torneremo a poter viaggiare e incontrarci?
Il tempo è prezioso, e non lo impiegherò più per trasferte. I clienti che ti fanno perdere tempo offline te lo fanno perdere anche online.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
Sì.
Torni anche con un talk, evviva! Di cosa ci parli?
“Senza sforzo non esiste – come un secondo lavoro può diventare un vero lavoro“. Parlerò della mia esperienza fallimentare di Travel With Gusto e dell’addio alle guide e di quella positiva delle Food Masterclass, e di quanto la differenza sia nella quantità di lavoro enorme che ci vuole, sugli errori di valutazione fatti, e di quanto va bene essere multipotenziali ma fino a un certo punto :)
Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance. Perché hai scelto proprio questa?
“Music for Weather Elements” di Bosso: concentrazione + far fronte al tempo che cambia