In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Vivo a Vienna, dove ho lavorato nel marketing come dipendente. Al momento lavoro al progetto di mettermi in proprio come traduttrice e copywriter. Lavoro anche come cultural advisor in Austria, per quei progetti di aziende austriache che vogliono espandersi in Italia.
Hai una macchina del tempo e ti incontri al tuo primo anno da freelance. Cosa ti dici?
Ho cominciato qualche anno fa con le traduzioni e credo di avere avuto il mito del lavoratore freelance che ha tanto tempo libero.
Come hai vissuto questo anno di lavoro e tutti i cambiamenti dovuti alla pandemia?
Relativamente bene, cercando di sfruttare al meglio le proposte di formazione online. Lavorare in smart working da dipendente, mi ha fatto venire voglia di provare a lavorare come autonoma perché mi sono resa conto che mi trovo bene a lavorare da sola e da remoto, con intervalli di incontri di persona, che non guastano mai.
Cosa ti porterai dietro di questi cambiamenti anche quando torneremo a poter viaggiare e incontrarci?
La possibilità di lavorare da ogni luogo che abbia una scrivania e una buona connessione wifi.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
No.
Perché parteciperai all’edizione online del Freelancecamp? Cosa ti aspetti? Cosa speri che accada?
Mi piacerebbe fare networking, conoscere meglio come funziona lavorare da autonomo, ascoltare storie di “gioie e dolori”, prendere ispirazione per creare al meglio il mio percorso da freelance. Grazie per organizzare eventi come questo!
Sei già nel Freelancecamp Club?
Sì.
Come è stata finora la tua esperienza del Freelancecamp Club? Cosa ti aspetti, cosa vorresti?
Ascoltare talk sempre interessanti, come è stato finora. Magari con uno sguardo ogni tanto alle collaborazioni tra Italia ed estero. Interessante per me che vivo in Austria.
Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance. Perché hai scelto proprio questa?
Scusate, ma non mi viene in mente nulla :/
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