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Gente del Freelancecamp: Enrico Cozzi

Scritto da Silvia Versari il 1 Febbraio 2021
Enrico è uno psicologo del lavoro, al suo primo Freelancecamp. Si aspetta "freschezza e leggerezza, contenuti concreti e poca fuffa, relazioni e desiderio di legami professionali". Benvenuto!

In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.

Sono uno psicologo del lavoro. Studio e intervengo nel disagio professionale e progetto azioni personali e di gruppo per vivere in modo sano la cittadinanza organizzativa.
Posso essere utile ai gruppi di lavoro che vogliono costruire relazioni utili e business ragionati e alle persone che vivono momenti intensi o decisivi al lavoro.

Hai una macchina del tempo e ti incontri al tuo primo anno da freelance. Cosa ti dici?

Che sembra tutto opaco ma intravedo da lontano uno scintillìo e uno splendore che non può essere ignorato. Troppa grandezza e gioia.

Come hai vissuto questo anno di lavoro e tutti i cambiamenti dovuti alla pandemia?

Ho investito su di me studiando, mica solo sui libri, e gestendo meglio le mie energie, incontrando persone in difficoltà, sostenendole spesso per scelta di servizio, e in cambio ho colto la bellezza dei miei momenti di serenità.

Cosa ti porterai dietro di questi cambiamenti anche quando torneremo a poter viaggiare e incontrarci?

Che la solitudine è un sentimento non uno stato. E che ho ricevuto di più da chi era in difficoltà e sono pronto a restituire.

Hai già partecipato al Freelancecamp?

No.

Perché parteciperai all’edizione online del Freelancecamp? Cosa ti aspetti?

Voglio freschezza e leggerezza, contenuti concreti e poca fuffa, relazioni e desiderio di legami professionali.

Sei già nel Freelancecamp Club?

Sì.

Come è stata finora la tua esperienza del Freelancecamp Club? Cosa ti aspetti, cosa vorresti?

Troppo presto per raccontarne. Mi sono appena iscritto.

Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance. Perché hai scelto proprio questa?

Still got a blues” nella versione di Martin Miller:

Studioascolto.it

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