In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono una scienziata sociale specializzata in tecnologie digitali. Come consulente e formatrice mi occupo di digital customer care. Sono utile a tutte le aziende che vogliono ottimizzare le conversazioni digitali con la clientela.
Hai una macchina del tempo e ti incontri al tuo primo anno da freelance. Cosa ti dici?
Respira e abbi pazienza!
Come hai vissuto questo anno di lavoro e tutti i cambiamenti dovuti alla pandemia?
Surfando. Come in ogni situazione ci sono stati e ci sono sia fattori negativi sia fattori positivi.
Cosa ti porterai dietro di questi cambiamenti anche quando torneremo a poter viaggiare e incontrarci?
Sono anni che propongo consulenze e formazione online e spesso le aziende non erano convinte. Continuerò a lavorare molto da remoto in quanto è molto più sostenibile sia per le aziende sia per me in termini di tempo, soldi, energie ed efficacia.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
Sì.
C’è un talk del Freelancecamp che ti ha insegnato qualcosa di utile che ti è servito durante l’emergenza Coronavirus?
Con le attività da remoto (consulenze, eventi, formazione) l’uso del microfono è molto importante anche nel lavoro quotidiano. Quindi Deborah Ugolini: “Il microfono è tuo amico“.
Sei già nel Freelancecamp Club?
Sì
Come è stata finora la tua esperienza del Freelancecamp Club? Cosa ti aspetti, cosa vorresti?
Esperienza positiva: argomenti interessanti e sano informale networking. Mi interessano tematiche su misura della libera professione. Mi piacerebbe approfondire l’uso della voce in ambito formativo.
Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance. Perché hai scelto proprio questa?
Vivaldi in chiave contemporanea: la nostra realtà, anche professionale, è costituita da elementi di continuità con il passato insieme a fattori di cambiamento e innovazione. Questo album racchiude entrambe queste visioni.