In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono Chiara, di nome e di fatto.
Aiuto le aziende a fare chiarezza nelle loro strategie economiche, a trasformare idee e sogni in obiettivi chiari e sintetici, attraverso un’attenta pianificazione strategica. Uso i dati per capire la rotta intrapresa e le correzioni da apportare.
Durante i quindici anni di lavoro fin qui mi sono occupata di tante realtà diverse, grandi e piccole; la costante è sempre stata la Business Analysis, cioè la misurazione oggettiva dei fenomeni economici di un’azienda che, unita alla progettazione strategica, permette di raggiungere i risultati stabiliti.
Hai una macchina del tempo e ti incontri al tuo primo anno da freelance. Cosa ti dici?
Non c’è un vero punto di arrivo, ma una costante evoluzione, stai serena.
Come hai vissuto questo anno di lavoro e tutti i cambiamenti dovuti alla pandemia?
Non l’ho ancora ben capito, la combo maternità più lockdown è stato uno tsunami con effetti ancora in corso.
Cosa ti porterai dietro di questi cambiamenti anche quando torneremo a poter viaggiare e incontrarci?
La facilità con cui puoi cambiare abitudini, basta volerlo (o doverlo) fare.
E l’importanza di realizzare i propri desideri, mai come in questo periodo sono stata così felice di quel che avevo raggiunto (per esempio comprare casa): vivere nel rimpianto mi avrebbe fatto molto più male.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
Sì.
C’è un talk del Freelancecamp che ti ha insegnato qualcosa di utile che ti è servito durante l’emergenza Coronavirus?
Il metodo che ci ha raccontato Cristina Scaraffa sulle negoziazioni: mi ha regalato un fondamento scientifico alla continua e felice ricerca del compromesso che ho portato avanti in questo anno!
Sei già nel Freelancecamp Club?
Sì.
Come è stata finora la tua esperienza del Freelancecamp Club? Cosa ti aspetti, cosa vorresti?
Mi sono appena iscritta e non ho ancora partecipato allo ZoomClub, sorry.
Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance. Perché hai scelto proprio questa?
“Knights of Cydonia” dei Muse, perché è un continuo alternarsi di ritmo, esaltazione, energia e urla ;-)