freelancecamp Freelancecamp 2014

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Verso il #freelancecamp:
Nicola D’Agostino

Scritto da Alessandra Farabegoli il 14 Marzo 2014
continuano le interviste verso il #freelancecamp: oggi è la volta di Nicola D'Agostino, su Twitter @nezmar

Molti pensano che fare i freelance sia un ripiego, magari perché non si trova lavoro, altri che sia una missione. Tu come ti poni?

È una strada spesso un po’ dissestata e in genere tutta in salita. È faticosa e tortuosa ma offre la possibilità di scegliere l’andatura e di fare qualche deviazione. Vale la pena rispetto a un impiego dipendente? Non lo so. Dipende da quali sono le proprie priorità.

Trovaci un’immagine che rappresenta per te il freelancismo: può essere tua o di altri (la embeddiamo o la linkiamo, nel caso)

Voilà:

soluzione precaria

Titolo: “soluzione precaria”

Come ti immagini il Freelancecamp?

Un’occasione di incontrare altri “liberi” professionisti, di contribuire idee e di apprendere visioni diverse dalla mia e – se possibile – di stringere qualche contatto.

Qual è la tua Twitter bio? ce la spieghi?

“Articolista, traduttore, grafico, docente e ingegnere culturale. Per ora.” Sottolineo il “per ora”. Dieci anni fa non mi avrei mai immaginato di produrre riviste da edicola o di moderare incontri e convegni. E ora non so cosa farò in futuro. Spero sia altrettanto stimolante e istruttivo. :)

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