Chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile?
Sono Maria Elena, vivo a Roma da 12 anni sebbene il mio accento sveli la mia sarditudine, anche perché non ho alcuna intenzione di disfarmene.
Mi occupo di copywriting con un grande amore per il branding: aiuto aziende e professionist3 a coltivare il proprio brand con le parole, le strategie giuste e una visione a lungo termine.
Amo tè e caffè, scrivere per me oltre che per lavoro, nuotare in mare aperto, camminare e andare in bici, non vivo senza musica e sono un’irriducibile gattara.
Che rapporto hai con i soldi?
Da quando non sono più dipendente d’azienda è cambiato. La partita iva ha complicato la mia relazione coi soldi, per i tanti aspetti che mette sul piatto: saper fare i prezzi dei miei servizi, calcolare le tasse e anche un margine da reinvestire per crescere nel tempo, ecc.
Insomma, tutti questi aspetti, ovviamente insieme al conto di quello che dovrei portarmi a casa ogni mese per vivere. Per alcune persone potrà essere banale, per me è faticoso.
Ricordi il tuo primo stipendio o la tua prima fattura? Che emozioni hai provato?
Ricordo la prima paga del mio lavoro mentre studiavo all’università. Ero fiera di me, perché riuscivo a pagarci affitto, bollette e qualche altra spesa. Non mi importava dei soldi in sé, quanto del fatto che mi dessero la possibilità di vivere per conto mio durante i miei 20 anni, con un contributo minimo da parte della mia famiglia. Anche se lavorare e studiare tutti i giorni era faticoso, io ero felice di avere la mia indipendenza.
Che tipo sei: cicala, formica, ornitorinco…?
Penso formica perché sono una brava economa, ma se si tratta di godermi una cena fuori, un viaggio o altro, non mi pongo mai limiti rigidi. Provo a essere una via di mezzo sulla base dei momenti e delle possibilità, ovviamente.
Forse quella via di mezzo è l’ornitorinco? :)
Hai un business plan?
Sì, lo faccio io ogni anno e per questo ha qualche sbavatura di sicuro. In futuro conto di affidarmi a consulenze personalizzate per svilupparlo al meglio, perché è uno strumento importantissimo.
Com’è cambiato il tuo rapporto con i soldi da quando hai cominciato a lavorare?
Un po’ come dicevo prima: lo vivo in modo più preoccupato, specie da quando ho aperto partita iva, non per i soldi in sé, quanto per tutte le complessità che si portano appresso.
I soldi per me sono un mezzo per raggiungere un fine, che nel mio caso è una vita molto semplice ma serena. Non ho sogni di scalate o chissà che investimenti, quel rapporto col denaro non fa per me e non mi interessa gestirlo. Su questo ho le idee chiare. :)
Mi piacerebbe lavorare meglio su alcuni aspetti emotivi legati al denaro, chissà che questa edizione del Freelancecamp non sia una scintilla d’innesco.
Tizio, Caia e Francə sono al loro primo Freelancecamp. Un talk sui soldi dalle edizioni precedenti che dovrebbero vedere?
Probabilmente Sei cose da fare quando sei in ansia per i soldi, di Diara Diallo, che dà un metodo per inquadrare nel concreto eventuali timori che ci bloccano sui soldi e cosa possiamo fare, soprattutto, per uscire da una situazione di stallo:
Ricordi perché hai partecipato la prima volta?
Avevo adocchiato il Freelancecamp già da quando ero dipendente in azienda, anni fa. Avrei voluto partecipare per capire qualcosa di più del mondo dei freelance e, soprattutto, se fosse un’opzione per me. Il primo che però ho seguito davvero è stato a Roma, nel 2019, quando avevo la partita iva già aperta: cercavo informazioni pratiche, ma anche uno scambio con chi aveva già più esperienza per imparare e con chi era alle prime armi per confrontarci. La mia curiosità è stata soddisfatta, perciò continuo a seguirlo!
Scegli una canzone che rappresenti il tuo rapporto con i soldi.
Ne ho più d’una, vediamo:
- “Taxman“, The Beatles: si autocommenta, mi sa.
- “I Just Called to Say I Love You“, Stevie Wonder, perché è ciò che vorrei fare un giorno: dichiarare amore ai soldi e magari essere anche ricambiata con generosità!
- “Rome Wasn’t Built in a Day“, Morcheeba, perché sto costruendo col tempo un rapporto migliore col denaro.
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