freelancecamp Marina Romea 2019

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Verso il #Freelancecamp Marina Romea: Maria Loreta Pagnani

Scritto da Silvia Versari il 15 Aprile 2019
Maria Loreta torna al Freelancecamp. È una Visual Designer: adora progettare e rendere visibile l'intangibile.

In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.

Chi sei: sono un creativo nell’area visual design.
Cosa fai: adoro progettare e rendere visibile l’intangibile. Mi occupo di progetti di comunicazione, con competenze trasversali in ambito web, prediligo progetti culturali, sono curiosa e determinata.
Sono utile a chi? Aiuto la committenza nella definizione degli obiettivi di comunicazione, per arrivare fino alla realizzazione del progetto ideato. Attraverso il graphic design creo progetti che creano empatia con il fruitore.

Qual è stato il giorno più bello della tua vita da freelance? E perché?

Ci sono stati molti giorni belli, legati a piccole conquiste e riconoscimenti che riempiono di significato le scelte che ho fatto, quando ho deciso di lavorare in proprio.
Uno dei giorni più intensi è stato quando sono salita sul palco a ritirare un premio. Il premio! Non me lo aspettavo, il progetto “La paura rimane ogni volta che piove”, realizzato insieme a Paolo Monina è stato il vincitore del Glocal Brand Awards CNA – Categoria Branding locale al Brand Festival di Jesi. La giuria (e che giuria!) ha scelto noi!
Il tragitto dalla platea al palco è stato entusiasmante, parlare su quel palco inebriante! Era l’8 aprile 2018.

Quest’anno al Freelancecamp ci saranno momenti dedicati espressamente a conoscerci meglio; chi vorresti incontrare?

Persone curiose.

Hai già partecipato al Freelancecamp?

Sì! [Qui la sua intervista del 2017].

E noi siamo proprio felici di rivederti! In questi anni come è cambiato il tuo modo di lavorare? Hai migliorato la gestione di tempo/soldi/clienti?

Ci sono ampi margini di miglioramento!

C’è una persona che hai conosciuto al Freelancecamp e ora è presenza stabile nella tua vita o nel tuo lavoro?

Nessuno.

Qual è l’intervento del Freelancecamp che ti ha insegnato/colpito/cambiato di più? Perché pensi che chi non l’ha visto dovrebbe proprio vederlo?

In un mercato competitivo e che predilige le competenze verticali, lo scorso anno mi domandavo se essere appassionata di tante cose e saltare da un ambito all’altro fosse normale.
Ascoltando “Confessioni di una slash worker” mi sono tranquillizzata, non sono la sola!

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