In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Professional Organizer, ovvero aiuto i freelance ad allenare le proprie competenze organizzative in ambito professionale. Un po’ meno slash worker dall’ultima edizione.
Qual è stato il giorno più bello della tua vita da freelance? E perché?
La messa online del mio primo sito. Assolutamente non perfetto (lo avevo fatto io da sola) ma era lì. Ed è stato il vero e proprio inizio.
Quest’anno al Freelancecamp ci saranno momenti dedicati espressamente a conoscerci meglio; chi vorresti incontrare?
Vorrei conoscere chi ha fatto da poco (o sta facendo) “il salto” all’ordinario. Conoscerne i dubbi, le difficoltà e confrontarsi sul modo migliore per affrontare il cambiamento. Non che ce l’abbia in programma a brevissimo, ma meglio arrivare preparati.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
Sì! [qui il suo carnet].
E noi siamo proprio felici di rivederti! In questi anni come è cambiato il tuo modo di lavorare?
Ogni anno definisco un po’ meglio chi sono e chi voglio essere e cerco un equilibrio tra il lavoro e tutto il resto. So di avere ancora una serie di passi da compiere ma nell’ultimo anno ho decisamente fatto chiarezza su quali sono.
C’è una persona che hai conosciuto al Freelancecamp e ora è presenza stabile nella tua vita o nel tuo lavoro?
Francesca Manicardi. Conosciuta per la prima volta a Marina Romea. Galeotto fu il Freelancecamp.
Qual è l’intervento del Freelancecamp che ti ha insegnato/colpito/cambiato di più? Perché pensi che chi non l’ha visto dovrebbe proprio vederlo?
Rispondo di getto e dico le mie “Confessioni di una slash worker” per l’emozione che mi ha trasmesso salire per la prima volta sul palco di questo evento che amo così tanto. Ma non vi consiglio di vedere il mio. Consiglio quello di Donata Columbro all’edizione romana del 2017 “Run like a freelance”. Illuminante.