Che lavoro fai?
Sono un espresso-addicted, life-juggler e chi più ne ha più ne metta. Scherzi a parte…interprete simultanea di conferenza, traduttrice, editor, copywriter di base a Londra da 10 anni. Specializzata in testi creativi, marketing, brand voice e tutto ciò che ha a che fare con design, moda e lusso, insegno anche interpretazione simultanea inglese-italiano alla Surrey University, sempre nel Regno Unito. Amo app, foto e scrivere… ecco che mi invento nel 2015 The Stylish Freelancer, piattaforma e blog dedicata a stile, immagine e vita da freelancer.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
Una scelta e una prova – mi sono data 6 mesi e sono diventati 10 anni.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: alti e bassi costanti, è la piaga del libero professionista.
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: perfetta – anche se tutti gli eventi, per me che sono sia professionista da remoto che dal vivo, si sovrappongono sul più bello…
- Relazioni umane: giusto equilibrio, ma solo perché la mia attività ha una componente “live” – altrimenti, è spesso solitaria.
Cosa vuoi fare da grande?
Una copertina di Vogue come entrepreneur dell’anno? Scherzi fashion a parte, interpretare per il mondo è da sempre il sogno che in realtà sto coronando già ora. Sogno di essere il punto di riferimento per l’interpretazione con stile, a simbolo del fatto che si può:
- essere donne in tutte le sfaccettature senza aver paura del gender gap
- essere super professioniste ricche di valori ed empowerment
- essere capacissime di giostrare vita e carriera
- essere sempre eleganti impeccabili
- il tutto sdoganando il mito del lavoro di interprete come commodity
- sfatando il mito del “I’m just a translator” e smontando la sindrome da impostore sulle tariffe
- all’insegna della massima naturalezza.
Perché vieni al Freelancecamp Marina Romea?
Perché la mia collega e carissima amica Francesca Manicardi me ne ha parlato a spada tratta.
E ora, giochiamo un po’.
- Se il freelance fosse un animale, che animale sarebbe? Un polpo dai tanti tentacoli: jack of all trades, con tante braccia come visnù per il multitasking!
- E se fosse una canzone? Bitch better have my money.
- E una ricetta? Tiramisù – perché we rule the world.