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Marina Ravaioli

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Verso il #freelancecamp:
Marina Ravaioli

Scritto da Silvia Versari il 27 Agosto 2016
Marina non si perde un'edizione del Freelancecamp (qui puoi leggere l'intervista del 2014). Quest'anno partecipa anche come relatrice con uno specch sul passaggio da freelance a imprenditore

Che lavoro fai?

Sono una “dipintora” prestata al marketing. Aiuto pittori e artisti a trovare nuove strade, compreso il Web, per tirare fuori dal cassetto il sogno di vivere (bene!) vendendo le loro opere d’arte.

Quello che faccio è accompagnare passo dopo passo l’artista da: “ommioddio non ho idea di come vendere i miei quadri e non capisco nulla di marketing e Internet” a “ora so chi sono i miei clienti, quale strategia devo usare e come posso metterla in pratica”.
Oltre a questo collaboro con altre esperte di marketing facendo un bellissimo gioco di squadra tutto al femminile, e infine sono tra gli Ambasciatori di PostPickr.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

Inizialmente una “necessità”.
Però man mano che vado avanti con lo studio e l’esperienza sento che nel mio DNA manca il gene del lavoratore dipendente. L’idea stessa mi mette ansia.
Preferisco invece guardare dall’altra parte: l’imprenditoria.

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: A dare i voti faccio schifo, quindi dico che l’aspetto economico può solo migliorare, ci sto lavorando parecchio.
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 8 perché vorrei organizzarmi meglio, quindi anche qui si può migliorare.
  • Relazioni umane: Attualmente 11! Soprattutto sono strafelice delle persone con cui collaboro. Il bello di essere freelance sta anche in questo: puoi avere più libertà nello scegliere con chi relazionarti.

Cosa vuoi fare da grande?

L’imprenditrice, ma vera però!
Ci sto lavorando su ed è per questo che ho proposto un intervento sul tema “cosa succede quando il freelance decide di saltare la barricata e passare da lavoratore autonomo a creatore di un’azienda che funziona”.

Di cosa ci parlerai nel tuo intervento?

Cosa succede quando il freelance decide di passare dall’altra parte e inizia a progettare la propria azienda? Casini, difficoltà, fari nella notte e trasformazione.

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