[a lungo sollecitata e invitata, ecco Mariachiara Montera, aka @Maricler, che ci manda la sua intervista – aspettiamo lei e siamo curiosi di leggere il suo ebook “Ricette per un anno da freelance” che è appena uscito!]
Molti pensano che fare i freelance sia un ripiego, magari perché non si trova lavoro, altri che sia una missione. Tu come ti poni?
Per essere freelance servono doti di costanza, tenacia, positività che difficilmente appartengono a chi crede che lavorare da soli sia una fase temporanea, o qualcosa che è accaduto e poi passa; c’è chi lotta con una testardaggine che assomiglia a una nuvola fantozziana, e sotto quella nuvola ci mette un’ostinazione che è ottusità.
Per me essere freelance è prendere quello che si è e valorizzarlo al massimo, fare pace con i propri limiti e seguire un desiderio di completezza che difficilmente potrà realizzarsi altrove. È un’attitudine, un cambiamento costante che si stabilizza e diventa duraturo solo con un lavoro costante, e spesso condiviso.
Trovaci un’immagine che rappresenta per te il freelancismo
Un albero che si sposta: le mie radici ben protette e sempre in giro, felici di trovare terreni nuovi in cui piantarsi, per poi ripartire. È completezza e transizione nello stesso vaso. È qualcosa che cambia e che cresce in profondità e in altezza.
Come ti immagini il freelance camp?
L’anno scorso è stato il mio primo Freelancecamp, ed ero freelance da due mesi. Ero venuta lì sinceramente confusa, e spaventata dall’idea di parlare in pubblico (ora posso dirlo: alle 10 del mattino, con la complicità di Roberta Romagnoli, avevo bevuto un caffè corretto Varnelli): sono stati due giorni esaltanti, molte delle cose dette le ho capite solo nei mesi successivi quando nel mio percorso ci sono cascata dentro, e sapevo che potevo pescare tra le risorse concrete, morali ed energetiche che il Freelancecamp mi aveva dato.
Per quest’anno non parlerò (anche se – alert momento promozione – è appena uscito il mio ebook con 40K che parla proprio del mio primo anno da freelance), e vengo per confrontarmi e divertirmi (e portare il mio compagno, si sa mai voglia mettersi in proprio anche lui).
Qual è la tua Twitter bio? ce la spieghi?
Digital PR ed Eventi Food. Scrivo su CucinaCorriere e il Cucchiaio. GrammarGeisha. @FGDinner maker with @LaGonzi.
Non amo le frasi evocative, e credo che nell’economia della rete sapere chi sei e cosa fai permetta in pochi secondi di capire se è interessante seguirti o meno: all’inizio cosa faccio nella vita, quindi, Digital Pr ed Eventi, specializzata nel settore food. Poi le due principali testate dove scrivo (ho un blog, e l‘ho messo come sito. Quando a breve avrò un sito mio capirò dove posizionare questa info). GrammarGeisha l’ho coniato al posto di GrammarNazi, e indica il mio rispetto per la grammatica e la lingua italiana in genere + un elemento femminile che fa parte del mio modo di essere. Infine, la Foodie Geek Dinner, l’evento che ho creato insieme a Francesca Gonzales.
Ci sono tre città: Salerno, dove sono nata / Milano, dove lavoro spesso e dove ho vissuto / Torino, dove ho casa, compagno e gatti. È tutto un bellissimo viaggio ☺