In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono una web designer freelance. Realizzo siti WordPress e collaboro con molte professioniste che, con il mio supporto, creano da sole il loro sito anche grazie ai miei video corsi.
Qual è stato il giorno più bello della tua vita da freelance? E perché?
Difficile sceglierne uno solo. Ma probabilmente il 22 ottobre 2018, giorno in cui ho lanciato il mio video corso LOLLIPOP e il relativo sito.
Un progetto su cui io e Rocco, il mio compagno e collaboratore, abbiamo lavorato tantissimo e in cui crediamo molto. Giorno stupendo non solo per la soddisfazione del lancio che è andato benissimo, ma soprattutto per la gioia di vedere tanti sacrifici ripagati e l’entusiasmo di aver dato vita ad un progetto in crescita.
Quest’anno al Freelancecamp ci saranno momenti dedicati espressamente a conoscerci meglio; chi vorresti incontrare?
Gli amici che ritrovo ogni anno ma anche tanti volti nuovi così da poter conoscere nuove professioni e nuove realtà per scambiare idee e sorrisi.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
Sì! [Qui trovi la sua intervista 2018].
E noi siamo proprio felici di rivederti! In questi anni come è cambiato il tuo modo di lavorare?
Il mio modo di lavorare è cambiato tantissimo perché ho imparato in questi anni molte cose nuove e tantissime ne devo ancora imparare.
I siti che realizzo oggi sono molto diversi da quelli che mettevo online ai tempi del mio primo Freelancecamp (2015) e guardo con affetto a questa evoluzione.
Sono molto più brava a gestire i clienti. I soldi li ho sempre gestiti con molta attenzione mentre sulla gestione del tempo mi sento ancora molto zoppicante.
Vorrei davvero esistesse la formula per fare il freelance, guadagnare un sacco e lavorare 4 ore alla settimana. Ma la verità è che i freelance sgobbano tantissimo e si fanno un paiolo così.
Hai scelto di sostenere il Freelancecamp anche come sponsor: perché pensi sia importante, anche da parte di chi non è una grande azienda?
Perché anche noi “piccoli” possiamo fare la nostra parte.
Il Freelancecamp ogni anno mi carica di energie positive e di entusiasmo, quindi se ho un budget, anche piccolo, da dedicare sono felice di contribuire alla sua realizzazione. Se una grande azienda sponsorizza eventi aspettandosi un ritorno in termini economici e di immagine, noi freelance possiamo sostenere un evento a noi dedicato anche solo per puro spirito di give back.
C’è una persona che hai conosciuto al Freelancecamp e ora è presenza stabile nella tua vita o nel tuo lavoro?
Sì, certo. Ho conosciuto proprio al mio primo Freelancecamp Chiara di BalenaLab e Tatiana Schirinzi. Chiara ha curato i testi del sito che stavo per mettere online e Tatiana si è occupata della SEO. Da quel momento collaboriamo più o meno regolarmente su diversi progetti.
Qual è lo speech del Freelancecamp che ti ha insegnato/colpito/cambiato di più?
Errori e menzogne per il professionista moderno – Marco Brambilla – 2015 Questo speech è quello che ricordo meglio del mio primo Freelancecamp perché con ironia disarmante Marco ha descritto la vita dei freelance sulla quale iniziavo allora ad affacciarmi.