Che lavoro fai?
Mi occupo di Relazioni Pubbliche, Digital Marketing e content creation.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
A metà tra l’obbligo e la scelta. Dopo 10 anni a Milano sono tornata in Puglia, nella mia terra natale, e mentre ero alla ricerca di un lavoro stabile e subordinato ho iniziato a collaborare come freelance. Nel giro di un anno ho compreso che era quello il percorso più adatto alla mia nuova vita.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 6
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 7
- Relazioni umane: 8.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
Ho imparato a vivere il momento nella vita personale e anche in quella lavorativa. Tutto è in continuo cambiamento e non sento di fare previsioni, avere aspettative o condizionamenti di paure per il mio futuro. Prendo quello che arriva e affronto sempre le sfide con entusiasmo. Sicuramente posso dire che non potrò più essere una lavoratrice dipendente e che non mi abbatterò davanti agli svantaggi (soprattutto economici) della vita da freelance (al Sud).
Alla fine basta crederci.
Perché vieni al Freelancecamp Lecce?
Perché ho voglia di ascoltare le altre esperienze, confrontarmi con chi anche al Sud ha deciso di fare una scelta come la mia e per fare rete. Le relazioni sono il miglior humus di crescita.
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? “Create! Progettare idee contagiose” (di Mirko Pallera) e “A tu per tu con la paura” (di Krishnananda, Amana).
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Un libro, una matita e l’irrinunciabile power bank.
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Nessuna, ho fatto un’accurata selezione.