Che lavoro fai?
Nasco come giornalista e mi evolvo in social media manager. Immagino le parole come stoffe da ritagliare e cucire per confezionare l’abito perfetto per ogni realtà che richieda la mia consulenza o supporto. Dopo anni in cui ho vissuto da essere mitologico per metà dipendente e per metà freelance, ho deciso di mettere tutto nelle mie mani. Da poco è nato il mio sito, un piccolo spazio per raccontare la mia storia e in che modo posso aiutare imprese e start-up a raccontarsi al pubblico.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
Lavorare da freelance è stata una scelta ben ponderata, nata dalla necessità di sia gestire il mio tempo che di affrontare personalmente successi e fallimenti.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 5
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 8
- Relazioni umane: 8.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
Mi immagino nella mia agenzia, uno spazio bianco con tantissimi libri che si arrampicano su per una parete, da un lato, e dall’altro la mia scrivania e quelle dei miei collaboratori. Potrebbe succedere tra 5 anni o… fra 20!
Perché vieni al Freelancecamp Lecce?
Seguo il progetto da tempo e lo trovo molto interessante. Mi piace l’idea di incontrarsi, conoscersi e confrontarsi.
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? La guida agli origami (per rilassarsi), un manuale d’arte contemporanea (per l’ispirazione).
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Il mio Mac, un romanzo, il quaderno degli scarabocchi.
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? L’unica che non potrei mai cancellare: Whatsapp.