Che lavoro fai?
Archeologa, PhD in Topografia Antica, mi occupo di comunicazione online e offline per siti archeologici, musei, eventi culturali. Sono tra le autrici del volume “Archeosocial” sulle buone pratiche della comunicazione in archeologia. Sono co-founder de La Capagrossa Coworking e tutor per Swapmuseum, progetto per avvicinare i giovani all’interno delle strutture museali.
Lavori da freelance?
Sì.
Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?
Scelta.
Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:
- Aspetti economici: 5
- Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 7
- Relazioni umane: 7.
Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?
Difficile dirlo, i cambiamenti sono talmente tanti e repentini che credo sia azzardato ipotizzare così a lungo termine.
Mi piacerebbe di sicuro far parte di un team di lavoro che si occupa di rigenerare la cultura in Italia, partendo dal basso, rendendola partecipata per poter migliorarne l’impatto sociale e comunicarla in maniera non convenzionale.
Ad oggi è considerata molto noiosa ma il modo per renderla “divertente” e accattivante c’è: vorrei lavorare su questo. È un potenziale economico enorme per il nostro Paese, dovrebbe avere il suo giusto spazio.
Perché vieni al Freelancecamp Lecce?
Per ampliare conoscenze ed esperienze.
E ora, giochiamo un po’.
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? Ne leggo tantissimi, direi che non possono mancare i libri in generale!
- Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? Un power bank per il cellulare.
- Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Whatsapp.