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Micaela Terzi: l’Indiana Jones dei progetti europei

Scritto da Silvia Versari il 18 Novembre 2022
Micaela Terzi è una business coach con tanta esperienza all'estero, ha persino partecipato a un programma internazionale per imprenditori al MIT di Boston. Porta anche un talk utilissimo: sai come accedere ai bandi europei da freelance?

Chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile?

Sono una Business Coach: aiuto imprenditori e liberi professionisti (o aspiranti tali) a realizzare i loro progetti e a diventare tutto quello che vogliono essere, tranne che normali. Utilizzo gli strumenti del Business Design per costruire attività solide e sostenibili e promuoverne lo sviluppo. Grazie alle mie competenze in Intelligenza Emotiva e Life Design aiuto i miei clienti a raggiungere i loro obiettivi nella maniera più veloce ed efficace possibile, stimolando la loro creatività e la loro capacità di generare idee e vedere alternative possibili, per distinguersi dalla massa e trovare la propria cifra stilistica unica.

Una cosa che in cui sei brava e una che vuoi migliorare nella tua gestione del cliente o del lavoro da freelance?

Sono brava nel trovare soluzioni e portare “a terra” idee e progetti. Posso sicuramente migliorare la mia comunicazione.

Quanto ti soddisfa il tuo lavoro per guadagno, bilanciamento tempo e lavoro, relazioni umane?

Questionario soddisfazione di Micaela Terzi.
  • gli aspetti economici: 4 su 5.
  • la gestione dei tempi di vita e di lavoro: 4 su 5.
  • le relazioni umane: 3 su 5.

Il mio lavoro mi soddisfa sia per quanto riguarda la gestione dei tempi sia per gli aspetti economici, che riesco a gestire piuttosto bene. Le relazioni umane sono generalmente difficili per me: sono introversa e faccio fatica a costruire relazioni, soprattutto sui social.

Diciamo che per conoscermi ci vuole tempo e pazienza, poi in generale non mi si molla più.

Coniuge e buoi dei paesi tuoi? Hai fatto esperienze all’estero di studio o di lavoro?

Grazie alla mia precedente esperienza come Startupper ho potuto formarmi all’estero partecipando a programmi internazionali per giovani imprenditori, uno dei quali al MIT di Boston. Ho lavorato a progetti europei con diversi partner proveniente dalla UE e dalla Svizzera.

Attualmente sono coinvolta in un progetto europeo finanziato dal programma Erasmus + che mi ha permesso di lavorare con clienti sia in Italia che all’estero.

C’è una differenza che ti ha colpito fra clienti o modi di lavorare?

Ogni Paese ha un approccio differente: per lavorare con l’estero credo sia necessario farsi prima un’idea degli aspetti non sono soltanto tecnici ma anche culturali. È qualcosa che si impara in fretta ma che richiede un po’ d’impegno e soprattutto molta curiosità.

E porterai la tua esperienza anche come speaker, grazie mille! Di cosa ci parli?

Il mio talk si intitola “Progetti Europei: opportunità per i freelance“.

L’Unione Europea offre numerose opportunità di finanziamento di progetti nei quali i freelance possono essere coinvolti come consulenti. Muoversi in questa giungla di iniziative può essere difficoltoso, ma esiste una concreta possibilità di proporre progetti e contribuire al loro sviluppo a livello europeo. Durante il talk fornirò alcune informazioni di base sulla progettazione europea e condividerò la mia esperienza come consulente freelance coinvolta nel progetto DIGIfreelancer recentemente finanziato dalla UE.

Che tipo sei?

Risposta di Micaela Terzi alla domanda che tipo sei.

Indiana Jones perché, come lui, più i progetti sono sfidanti più mi piacciono e mi ci butto.

Hai già partecipato al Freelancecamp?

No, è la prima volta. Ho sempre guardato il Freelancecamp “da lontano” dicendomi – prima o poi partecipo. L’occasione è nata da una chiacchierata con Alessandra Farabegoli. Spero di portare valore alla community e di ricevere spunti di riflessione interessanti.

Sei freelance? Scelta o obbligo?

Ho fatto la freelance per 6 anni. Ho aperto la Partita Iva nonostante non mi servisse e non fossi obbligata a farlo (avevo un contratto di cessione di diritti d’autore ma si vede che avevo voglia di pagare più tasse). Poi ho fondato due startup e ci ho lavorato per 10 anni, infine dal 2016 sono tornata a essere freelance. Direi che è stata una scelta.
Ho lavorato come dipendente all’80% per ben 3 mesi della mia vita! Per il resto, libera professione a manetta!

Scegli una canzone e dedicala a unə freelancecampista (anche a qualcunə che non conosci ma che vorresti conoscere!).

No rain“, dei Blind Melon. Perché mi mette allegria e perché prima o poi, per quanto “strani” possiamo essere, troviamo la community a cui appartenere.

Trovi Micaela qui:

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