
Freelancecamp
16 giugno 2012
Boca Barranca, Marina Romea (RA)
La prima edizione del Freelancecamp si è tenuta il 16 giugno 2012 a Marina Romea: una sessantina di persone, organizzatori compresi, e molta voglia di condividere esperienze, problemi e soluzioni.
Programma
Mattino
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Alessandra Farabegoli
Ricette per il fallimento
Il difficile equilibrio necessario per sopravvivere, anzi per vivere bene, lavorando da freelance, identificando alcuni errori comuni (e il loro contrario, che spesso è altrettanto pericoloso).
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Antonella Gasparato, Antonella De Blasio
Resilienza: il freelance è un topo
Le due Antonelle (Gasparato e De Blasio) hanno esplorato a fondo il concetto di resilienza, che si candida decisamente come una delle keyword del camp.
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Roberta Zantedeschi
Sintonia o complementarietà?
Roberta ci ha affascinati con il suo modello di analisi della personalità, basato su una metafora cromatica. Alla fine del suo intervento, eravamo tutti a chiederci “di che colore siamo”.
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Francesca Sanzo
#ufficioincasa, strategie da homeworkers
Francesca aka Panzallaria, accompagnata (da brava homeworker) dalla sua graziosissima bimba, ha presentato il suo progetto sugli homeworker, non solo freelance ma anche (pochi ma iniziano a esserci) dipendenti che lavorano a distanza.
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Giuseppe Lanzi
Sisifo - Sostenibilità vs Business o partners stratETICI?
Giuseppe Lanzi di Sisifo parla di Blue Economy, un'economia intelligente ispirata alla natura: sul rapporto tra sostenibilità (guardatevi la definizione di sostenibilità con le “3 gambe” più la quarta) e business.
Pomeriggio
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Biljana Prijic
Freelanciamoci?
Biljana, non-freelance dubbiosa, ha fatto un’indagine fra gli amici freelance per capire vantaggi, svantaggi, motivazioni e rimpianti dell’essere lavoratori autonomi.
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Elisa Marras
Che piani hai per la pensione?
Al Freelancecamp non poteva mancare Acta, associazione che prova a rappresentare in modo organizzato i “lavoratori autonomi della conoscenza”. Elisa ci ha riportati alla dura realtà dei numeri, dei diritti e dei costi, in un ordinamento nei fatti così ostile al lavoro autonomo.
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Michael Forni
Strumenti IT per la gestione
Michael ci ha presentato SilverLake, un software gestionale disponibile anche in versione gratuita per governare i vari aspetti dell’attività anche di un singolo professionista. Michael non aveva slide, le info su SilverLake le trovate sul sito di Esox Informatica.
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Miriam Bertoli
Ho trovato una ricevuta nella lavatrice – come sopravvivere ai rimborsi spese
La vita del freelance è fatta anche di piccoli trucchi di autoorganizzazione, che servono a semplificarsi il lavoro e a non perdere il filo della complicata matassa amministrativa. Nella discussione che è seguita all’intervento di Miriam, è emerso un consiglio mai scontato, che vi riporto qui: “parlate col vostro commercialista“.
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Silvia Lanconelli
L’importanza della voce
Silvia, più nota in rete come @mogliedaunavita, ha fatto una riflessione (senza slide) sull’uso della voce, e ci ha invitati a non trascurare la cura e l’educazione di questo strumento (che, confermo, è tanto importante sia quando si deve gestire una trattativa, sia quando si parla in pubblico o si tiene una lezione).
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Gianluca Diegoli
Come trasformare Gmail in un CRM per freelance
Gianluca, infaticabile sperimentatore di widget-addon-estensioni, ha presentato alcuni trucchi “mai più senza” per avere, con Gmail, tutte le informazioni sotto controllo direttamente nella casella di posta.
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Alice Brignani
Bonus track: Prima di diventare freelance
Arrivata al Freelancecamp in clamoroso debito di sonno e con le cose da fare che mi scivolavano via dalle dita, superando decisamente la soglia fra “organizzazione leggera” e “casino”, durante la giornata mi sono persa una presentazione per strada, quella di Alice Brignani. Alla fine del camp, la gentilissima Alice è venuta a dirmi “veramente mi ero prenotata anch’io per parlare“, e io mi sono sentita sprofondare nella sabbia: me ne ero completamente dimenticata! Nonostante questo, Alice è tanto carina che ha fatto mostra di perdonarmi, e io, confidando nella comprensione verso il mio Alzheimer incombente, pubblico comunque qui la sua presentazione, e mi dispiace di non averla sentita dal vivo perché descrive benissimo il film dell’orrore che ogni tanto ci passa per la testa quando pensiamo alla nostra felice condizione.