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Eva Martini, Agile HR e Career Coach: “sogno un mondo in cui la felicità delle persone è importante quanto il profitto”

Scritto da Silvia Versari il 22 Febbraio 2023
Per questo Eva affianca le aziende per creare una cultura organizzativa in cui la felicità è un driver strategico. E in fondo la sostenibilità non è forse un tipo di felicità diffusa a lunga termine?

Chi sei, cosa fai, a chi puoi essere utile?

Sono Eva Martini, sono una Agile HR, Chief Happiness Officer & Career Coach. Sono specializzata in Well-Being Strategy, Diversity & Inclusion, Psychological Safety.
Sogno un mondo in cui ognunə fa un lavoro che lə rende felice e in cui, in ogni azienda, la felicità delle proprie persone sia importante quanto il profitto. Per questo, mi affianco alle aziende per creare una cultura organizzativa in cui la felicità sia un driver strategico.
Attraverso il coaching, aiuto privati e freelance a costruirsi un futuro professionale in linea con i propri valori. Porto con me senso pratico e ironia, sono un po’ nerd, amo tutto ciò che è fantasy e scrivo con una penna a forma di unicorno.

Hai mai pensato di strutturare la tua crescita personale e lavorativa in un’ottica di sostenibilità? Come? 

Nella vita privata, lo faccio soprattutto nell’acquisto: detersivi (meno ed ecologici), mutande da ciclo mestruale (invece di assorbenti), pannelli solari, prodotti bio km 0 quando possibile, abbigliamento da negozi etici, ecc.
Come professionista, rifletto sugli acquisti, su carta utilizzata, su uso auto, ma anche sulla sostenibilità del lavoro in termini di orari, entrate e equilibrio vita/lavoro.

Da 1 a 5, quanto è sostenibile il tuo lavoro dal punto di vista economico, di gestione dei tempi e delle relazioni?

Risposte di Eva Martini al questionario sulla sostenibilità della sua vita e lavoro per i vari punti di vista: economico 5 su 5, tempi vita e lavoro 4 su 5, relazioni 4 su 5.
  • sostenibilità aspetti economici: 5 su 5
  • della gestione dei tempi di vita e di lavoro: 4 su 5
  • delle relazioni umane: 4 su 5.

Sostenibilità ha un ampio spettro di significati, spesso personali. Ci spieghi cosa intendi e perché hai dato questi voti?

Essendo consulente, dal punto di vista economico è sostenibile, perché mi serve solo un pc, una linea internet e poco altro (la spesa più grossa è la mia formazione).
Nella gestione vita/lavoro ci ho messo un paio d’anni, forse anche qualcosa in più, ma oggi ho imparato a mettere confini.
Nelle relazioni, mi mancano momenti aggregativi che invece avevo in azienda da dipendente. È l’unica cosa che mi manca di quella vita.

Cosa vorresti migliorare nel tuo percorso, perché sia più sostenibile per te o per le altre persone?

Mi sto informando su co-working o simili per condividere spazi e momenti con altri professionisti, con i quali magari avere anche delle collaborazioni, ma in primis per avere dei momenti di scambio.

Cosa vorresti che le altre persone intorno a te cambiassero, per migliorare la qualità del lavoro in generale?

Più trasparenza e fiducia, meno paura di essere “fregat3”. C’è spazio per tutti.

Terrai anche un talk. Di cosa ci parli?

Sì, il mio talk è “Self Energy: prendiamoci cura delle nostre energie per essere freelance migliori“. Ovvero: prendiamoci cura della nostra energia fisica, emotiva, mentale e spirituale per passare dal time management all’energy management. Così  strutturiamo la nostra settimana lavorativa a seconda del nostro livello energetico e inseriamo le buone abitudini che possano ricaricarci e renderci più produttivi.

Che tipo sei?

Risposta di Eva Martini alla domanda che tipo sei. La domanda riportava 4 personaggi come 4 archetipi di comportamento verso la sostenibilità. Patrizia sceglie Greta Thunberg: mi prodigo perché tutti prendano consapevolezza e facciano qualcosa per migliorare la società.

Perché hai scelto questo personaggio?

Perché mi rendo conto che colgo ogni occasione per parlare di sostenibilità (ambientale, personale) perché vedo moltissime persone stravolte (molte arrivano anche da me come clienti).
Cerco di far emergere consapevolezza.

Nel Freelancecamp online che vorrei c’è un talk che parla di…

Qui sì che faccio Socrate, so di non sapere e sono sempre curiosa di imparare.

Tizio, Caia e Francə sono al loro primo Freelancecamp. Cosa dici loro per accorglierl3?

C’è un’atmosfera rilassata, come tra vecch3 amic3. Si raccolgono spunti, su cui poi si può approfondire.

Consiglia a Tizio, Caia e Francə un talk imperdibile degli anni passati.

Non lo so, sono dentro da troppo poco!

Ricordi perché hai partecipato la prima volta?  Cosa cercavi?

Cercavo una rete, qualcunə che vive le mie stesse gioie e fatiche.
Ne ho fatto solo uno al momento, troppo poco, ma seguo diverse persone che ho visto lì.

Scegli una canzone e dedicala a unə freelancecampista (anche a qualcunə che non conosci ma che vorresti conoscere!). Perché hai scelto proprio questa?

Scelgo “Altalene” cantata da Mara Sattei e la dedico alla mia amica Elena Brugnerotto perché rappresenta bene gli alti e bassi emotivi di noi freelance :-)

Trovi Eva su:

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