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Emmanuel Arnaud e Alice Lorenz: lavorare ovunque con lo scambio casa

Scritto da Silvia Versari il 31 Agosto 2023
Al Freelancecamp online Sostenibilità, Antonella Gallino ci ha parlato di HomeExchange, peraltro suscitando molto entusiasmo e convincendo molti e molte partecipanti a iscriversi (anche Alessandra e me, per esempio). Ora siamo molto felici di dare il benvenuto a HomeExchange come nostro nuovo sponsor. Intervistiamo il suo fondatore e la direttrice marketing.

Ciao Emmanuel e Alice, siamo molto contenti di avervi con noi al Freelancecamp!
Ci raccontate qualcosa di voi e del vostro lavoro in HomeExchange?

Emmanuel: Ho fondato GuesttoGuest nel 2011 insieme a ​​Charles-Edouard Girard e in pochi anni la comunità è cresciuta in modo esponenziale. Nel 2018 abbiamo acquisito HomeExchange (che esisteva dal ’92 e coinvolgeva soprattutto il mercato USA) e ne abbiamo mantenuto il nome.
L’obiettivo era creare un’unica piattaforma mondiale di scambio casa, dove le due community principali potessero convergere. Oggi sono tutt’ora l’amministratore delegato della società e appassionato di ospitalità e condivisione.
Sono io stesso un home exchanger (qui il suo profilo, n.d.r.), viaggio molto con mia moglie e i nostri quattro figli e amo incontrare membri di questa community!

Alice: Come Emmanuel, anche io uso HomeExchange quando vado in vacanza. Ho iniziato a lavorare per HomeExchange quasi 8 anni fa e ora sono direttrice del marketing, il cui obiettivo è far crescere la nostra community.

Com’è nato HomeExchange? Da cosa è scaturita questa idea?

Emmanuel: Il concetto di home exchange (cioè di scambio casa) non è nuovo: inizialmente era molto popolare negli anni ’50 tra gli insegnanti, si è poi completamente trasformato negli anni ’90 con la crescita di Internet e dei computer.
HomeExchange ha rivoluzionato questo concetto con la nascita della prima piattaforma online per lo scambio di case.

Ho una storia molto divertente riguardo l’Italia.
Nel 2010 ero già un home exchanger attraverso HomeExchange. Ed è stato proprio dopo uno scambio reciproco di case in Italia – che non è andato a buon fine – che mi è venuta l’idea di creare la mia piattaforma GuesttoGuest, e il sistema dei GuestPoints per rendere gli scambi più flessibili e semplici.
È successo, infatti, che l’appartamento dei miei host in Italia era libero per il periodo in cui io volevo viaggiare, ma loro avevano già organizzato le vacanze altrove. Quindi non potevamo fare uno scambio reciproco di case, l’unica opzione possibile sul sito di HomeExchange in quegli anni.
Così ho pensato al sistema dei GuestPoints: questi punti mi avrebbero permesso di soggiornare in una qualsiasi delle case disponibili in Italia, dando agli host dei punti che potevano usare per viaggiare anche in un altro momento, e in una casa diversa dalla mia.
Alcuni anni dopo (nel 2018) le community di HomeExchange e di GuesttoGuest si sono unite e siamo diventati una sola grande community sotto il nome di HomeExchange.

Tra i valori che portate avanti, ne condividiamo uno anche per noi essenziale: l’accoglienza. Come riuscite a condividere questo valore con i vostri home exchangers? Come lo mettete in pratica?

Emmanuel: Una delle caratteristiche principali del nostro servizio è che non ci sono pagamenti di denaro durante lo scambio di case. Così facendo, i viaggiatori e le viaggiatrici si comportano come ospiti, non come clienti: si presentano con regali tipici della loro città natale, lasciano bigliettini di ringraziamento, curano gli animali domestici e annaffiano le piante!
Anche gli/le host si comportano in modo diverso: per esempio, molti scambi offrono anche una macchina o una bicicletta che gli ospiti possono usare gratuitamente durante il loro soggiorno.

Alice: Ti dico alcuni principi che ci stanno a cuore, intorno a cui ruota il nostro concetto di ospitalità. Li comunichiamo in tutti i modi, anche nelle guide e istruzioni pratiche che diamo a tutti i membri.

  • Essere accolti per poi accogliere.
    HomeExchange ti consente di fare l’esperienza di essere ospite, prima ancora di ospitare. Questo sviluppa un senso di reciprocità: se ricevi accoglienza, la vuoi restituire (non necessariamente alle stesse persone, ma all’interno della community allargata; è così che funziona il sistema dei punti). 
  • Ospitare è un piacere.
    Chi entra in casa nostra è un ospite che vogliamo trattare bene e far sentire a suo agio. Per questo guidiamo i nostri membri a mettere in campo tanti piccoli accorgimenti per rendere l’esperienza dei propri ospiti il più accogliente possibile. 
  • … e anche essere ospitati lo è!
    Allo stesso modo, invitiamo gli ospiti a lasciare un biglietto e un omaggio di ringraziamento ai propri host. Insistiamo molto su questo, perché scambiare casa non è scontato e dev’essere un piacere e una gratitudine che si manifesta da entrambi i lati.
  • Comunicare è la chiave.
    Il nostro non è un portale di prenotazione di camere o case vacanze, ma un luogo dove le persone si mettono in relazione grazie a un bene intimo e importante come la propria casa.
    Consigliamo sempre di conoscere un pochino le persone che accoglieremo o ci ospiteranno, di scambiare messaggi e fare qualche conversazione con loro. Tante volte l’affinità gioca un ruolo chiave e in ogni caso la comunicazione è la prima porta da aprire :)
  • Viaggia come un locale.
    Suggeriamo agli host di dare – e agli ospiti di chiedere – suggerimenti per vivere il territorio come un locale. Non c’è migliore guida di chi abita e conosce una zona per farla apprezzare al meglio e in modo non scontato. Le informazioni e i consigli di prima mano sono un valore aggiunto di questa esperienza.
  • Le differenze sono il nostro terreno comune.
    Più viaggi e più realizzi che nel mondo ci sono tantissime differenze di linguaggio, abitudini e costumi. L’intento degli home exchanger è di apprezzare tutta questa varietà.
    Viaggiare rende curiosi e inclusivi, e lo scambio casa ti dà questa ulteriore opportunità di conoscenza, consapevolezza e rispetto. 

HomeExchange sembra una opportunità straordinaria per i freelance che lavorano da remoto (i “nomadi digitali”). Avete qualche iniziativa per fare rete fra freelance con questa esigenza?

Alice: Concordo! Credo che HomeExchange sia perfetto per i freelance che lavorano da remoto. Per loro però, al momento, è molto difficile trovare delle sistemazioni convenienti dove possano anche sentirsi a casa. Con HomeExchange invece è possibile lavorare da qualsiasi luogo quasi* senza costi e conoscere tantissimi nuovi membri della nostra community che condividono lo stesso stile di vita!
Abbiamo appena creato nuovi filtri per facilitare la ricerca di case in base a preferenze lavorative (connessione veloce, ufficio…).
Questo è solo l’inizio, ci piacerebbe moltissimo dedicarci anche a una esperienza con HomeExchange per i nomadi digitali. Non esitate a condividere con noi le vostre idee a riguardo!

Il vostro contributo alla playlist: che canzone rappresenta lo spirito di HomeExchange?

Emmanuel: Just can’t get enough dei Depeche Mode / Feeling Good di Nina Simone.

Alice: Sicuramente What a wonderful world di Armstrong! 

Trovi HomeExchange su:


* I costi di HomeExchange: l’abbonamento annuale di €149 fornisce un tesoretto di guestpoint iniziale e ti permette di fare scambi illimitati per tutti i 12 mesi (naturalmente finché hai i GP, che ottieni ospitando a casa tua).

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