In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono un brand designer o, come mi piace dire, un architetto di brand (visto che sono un architetto davvero): aiuto professionisti, piccoli business e startup a sviluppare una strategia di immagine e una identità visiva originale, coerente, efficace. Inoltre progetto gli spazi attraverso i quali il brand si esprime: luoghi fisici come gli uffici ma soprattutto il sito, che considero a tutti gli effetti uno spazio virtuale ma non per questo meno “reale” e significativo. Quindi posso essere utile a chiunque abbia bisogno di trovare LA GIUSTA FORMA per la propria attività.
Che conseguenze ha avuto e sta avendo l’emergenza Covid-19 sul tuo lavoro?
Il mio lavoro si svolgeva già prevalentemente da casa, quindi da questo punto di vista non è stato uno shock, se non per la presenza costante di due elementi di disturbo particolarmente invadenti (i miei figli!). Molti lavori hanno un po’ rallentato, ma non mi sono mai veramente fermata. L’unica cosa che mi manca è incontrare i clienti dal vivo.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
Sì.
Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance.
La canzone che ho scelto è Penso Positivo di Jovanotti… Penso serva la capacità di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno per riuscire ad essere un freelance felice…
Oltre al Networking Corner e all’edizione online, c’è qualcosa che potremmo fare per la community?
Non mi viene in mente nulla più di quanto facciate già attraverso newsletter e gruppo fb… (siete ganzi!)
C’è un talk del Freelancecamp che ti ha insegnato qualcosa di utile che ti è servito durante l’emergenza Coronavirus?
Il primo che mi viene in mente e a cui ripenso spesso prima di fare video o incontri virtuali (molto frequenti durante il lockdown) è quello di Deborah Ugolini che ha aperto il Freelancecamp di Marina Romea lo scorso anno.