freelancecamp Roma 2020
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Gente del Freelancecamp: Claudia Nadia Alessandria

Scritto da Tamara Viola il 21 Ottobre 2020
Claudia è psicologa e psicoterapeuta. Ha fondato Io Ri-Esco, un progetto nato per aiutare i ragazzi con difficoltà relazionali a sviluppare e mantenere relazioni amicali in autonomia. È al suo primo Freelancecamp.

In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.

Sono psicologa e psicoterapeuta. Mi occupo di psicoterapie e terapie psicologiche di supporto ad adulti e adolescenti. Sono una dei due soci fondatori di Io Ri-Esco, un progetto che ha come obiettivo aiutare ragazzi con difficoltà relazionali e cognitive a sviluppare e mantenere relazioni amicali in autonomia. Organizziamo uscite, week-end e settimane di autonomia per i ragazzi dei nostri gruppi GSPE (gruppi socio psico-educativi). Il nostro sogno è quello di migliorare la qualità della vita di chi ci chiede aiuto. Lavoro secondo una prospettiva chiamata “di rete” o “approccio globale” che si occupa di coordinare e ottimizzare gli interventi di tutti coloro che si trovano a vivere esperienze con i ragazzi, come genitori, fratelli, insegnanti e così via.

Che conseguenze ha avuto e sta avendo l’emergenza Covid-19 sul tuo lavoro?

Per la mia professione il Covid-19 ha avuto moltissime conseguenze sia logistiche che di contenuto. Nella pratica clinica ho dovuto reinventare e adattare le mie terapie e quelle dello studio secondo nuove modalità on-line e creare protocolli di gestione e di sicurezza secondo le direttive ministeriali. Da un punto di vista clinico, ho visto aumentare i disturbi legati all’ansia e all’incertezza sul futuro che deriva da questa situazione.

Hai cambiato qualcosa nel tuo modo di lavorare dopo l’esperienza del lockdown?

Dopo l’esperienza del lockdown il cambiamento ha riguardato soprattutto l’aspetto organizzativo. Oggi, quando organizzo una attività di gruppo o dal vivo, tengo sempre conto della possibilità di doverla spostare on line e questo mi ha messa nella condizione di avere sempre un “piano B” pronto a essere attivato.

Hai già partecipato al Freelancecamp?

No.

Da quanto tempo lavori come freelance? È stata una tua scelta o un obbligo? Torneresti indietro?

Lavoro come freelance dal 2002. Per la mia professione, un contratto privato è quasi un’utopia e per lavori da dipendente nel SSN è necessario fare concorsi (io non li amo particolarmente). Direi che la mia è una scelta d’obbligo con i suoi pro e contro.

Perché parteciperai a questa edizione del Freelancecamp? Come ci hai conosciuto?Cosa ti aspetti?

Parteciperò a questa edizione grazie ad una persona unica e meravigliosa, una freelance che partecipa ormai da tempo al Freelancecamp: Deborah Ugolini. Mi aspetto di conoscere persone nuove ed interessanti e di avere spunti di riflessione e di crescita professionale e, perché no, personale.

Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance.

Ho scelto Dream On degli Aerosmith perché è una canzone con un testo e una musica che sa coinvolgere e dare una carica di energia infinita. A me emoziona sempre tanto!

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